«Primi interventi sulle curve pericolose»

Badole guida una lista con dieci candidati: «Sì all’integrazione dei richiedenti asilo, ma questi numeri sono esagerati»
SAN GREGORIO NELLE ALPI. Una curva da allargare, un parcheggio da ricollocare, una strada da asfaltare. I bisogni dei sangregoriesi sono semplici, come le risposte che vorrebbe dare Mirco Badole se dovesse diventarne il sindaco. Perché non è più tempo di grandi opere, ma di piccoli segnali costanti.

Lista civica.
Badole è tesserato Lega Nord e non ne fa mistero, ma si è fregiato, come altri apertamente schierati, di una civica, che si chiama “Guardiamo avanti” . «Avrei voluto creare una lista leghista, ma poi ho fatto i conti con le diverse visioni politiche delle persone che si sono avvicinate e poi identificate nel nostro progetto. Così alla fine abbiamo deciso di formare una lista super partes, per non mancare di rispetto a nessuno. Tanto che c’è pure una donna di sinistra nel nostro schieramento», giusto per non essere tacciati di preferenze.

Primi interventi.
Dai primi due incontri sul territorio sono emerse alcune delle richieste che verranno poste alla prossima amministrazione. «Alcuni cittadini ci hanno chiesto di rendere più praticabili alcune curve pericolose nelle frazioni di Roncoi, Velos e Alconis», spiega Badole, «la cosa significativa è che non ci saranno costi di esproprio, visto che i proprietari dei terreni interessati da eventuali lavori hanno già dichiarato la loro disponibilità a cedere gratuitamente i terreni. Andrebbero solo trovati i soldi per affrontare i lavori».

Poi ci sarebbero anche alcuni muretti da sistemare e alcune arterie da asfaltare. Ma con la collaborazione dei cittadini sarà tutto più semplice. «Una delle prime cose che farò sarà togliere i paracarri dalla piazza nuova, visto che già diverse macchine ci hanno urtato contro», annuncia.

Tema scottante.
Continua la cavalcata di una parte di popolazione contro la presenza della ventina di ragazzi migranti nel Comune di San Gregorio, in modo più o meno partitico. «Il tema è stato toccato anche nei due incontri frazionali e ci batteremo per risolverlo», rassicura Badole, che si ripete: «A noi l’integrazione interessa, ma non con questi numeri. Per questo chiederemo assieme al Prefetto di aderire allo Sprar (Servizio protezione richiedenti asilo e rifugiati) in modo che il numero delle persone accolte dal Comune sia proporzionale alla popolazione, e non scelto arbitrariamente in base alle necessità. In questo modo ci troveremmo con 4 o 5 ragazzi, invece che 20, e così potremmo fare un vero lavoro di integrazione».

Fusioni.
“Guardiamo avanti” è favorevole alla fusione con altri Comuni, nella fattispecie Cesiomaggiore. Ma per unirsi in matrimonio «anche la “morosa” deve essere d’accordo. E visto che anche loro devono cambiare sindaco, la partita è ancora tutta da giocarsi», esclama il candidato sindaco, «noi siamo favorevoli a intraprendere questo percorso, senza dimenticarci che l’ultima parola ce l’avranno soltanto i cittadini con il referendum popolare».

Ultimo incontro.
Il primo incontro nella sala consiliare di San Gregorio è stato «sorprendentemente affollato», tanto che c’era gente anche fuori dalla sala consiliare. Quello di Paderno un po’ meno, tanto che qualche posto libero c’era ancora in sala. L’incontro con il governatore leghista del Veneto Luca Zaia di fine maggio ha replicato il successo della prima sera. Il tour si concluderà domani alle 20. 30 nella sala consiliare con un incontro per le associazioni e la stampa, assieme a un paio di avvocati invitati a parlare di legalità e legittima difesa. «Quello di cui hanno bisogno i sangregoriesi è un medico di paese, un asilo ristrutturato, strade praticabili, tranquillità e unione».

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