Primi soldi per le mostre e i lavori a Palazzo Rosso
BELLUNO. Belluno invasa dalle truppe austroungariche. Ci sono immagini, rarissime, risalenti a un secolo fa. Testimoniano cosa accadde in città durante la Prima Guerra Mondiale. Presto quelle immagini saranno acquisite dal Comune, che vuole organizzare una mostra in occasione del centenario della fine della Grande Guerra. Prima, però, deve acquisire le lastre fotografiche da un privato. L’operazione sarà portata a termine dopo l’approvazione della variazione di bilancio che contiene lo stanziamento di spesa necessario: 3 mila euro.
Il consiglio è convocato per venerdì alle 14.30, e si aprirà con quattro punti dedicati al bilancio. Ci sono una comunicazione e una ratifica di delibere passate in giunta (legate per esempio all’aumento dei costi per lo sgombero neve e la gestione del percolato da discarica, ma anche ai contributi per le associazioni e le scuole pubbliche, stanziati a fine anno), seguirà la prima variazione al previsionale 2018.
«Contiene spese per la cultura», racconta il vicesindaco e assessore al bilancio Lucia Olivotto. «Abbiamo inserito i primi ventimila euro che serviranno per predisporre la mostra dei Leoni di San Marco. Poi i 3 mila euro per acquistare un archivio privato di lastre fotografiche che saranno destinate all’archivio storico e che contengono immagini della nostra città invasa dalle truppe austroungariche durante la Prima guerra mondiale. Si tratta di lastre molto rare, perché le immagini che abbiamo di quel periodo storico risalgono agli anni ’20, queste sono precedenti. Risalgono proprio al periodo della Guerra». L’idea che solletica Palazzo Rosso è di organizzare una mostra con quelle immagini, in occasione del centenario della fine del conflitto.
Nella variazione ci sono poi 10 mila euro destinati a un piano straordinario di esumazioni cimiteriali, 40 mila euro di contributo dalla Fondazione Cariverona per il progetto Alzheimer (i soldi saranno girati a Sersa, perché è la società ad occuparsene) e 45 mila euro di un contributo regionale destinato al progetto Ria (Reddito di inclusione attiva).
Lavori sul tetto del Comune. Non mancano alcune spese in conto capitale, ovvero lavori. «Nella variazione ci sono 13 mila euro per sistemare l’impianto audio alla Spes Arena e 43 mila euro per la riparazione del tetto di Palazzo Rosso», continua la Olivotto. In queste settimane sono in corso i lavori di miglioramento sismico del municipio, considerando che c’è l’impalcatura si è deciso di procedere anche con la sistemazione del tetto. «È un lavoro che dovevamo fare», precisa la Olivotto. «Saranno sistemate anche le iscrizioni sulle facciate, che hanno bisogno di una pulizia. Invece purtroppo non possiamo rifare l’intonaco, come sollecitano a fare le minoranze: trattandosi di un palazzo storico, serve un colore particolare e l’operazione costerebbe dai 200 ai 300 mila euro». Soldi che al momento non ci sono, per questo intervento.
Interventi nelle frazioni. Infine nella variazione ci sono 5.200 euro che serviranno per coprire la quota di cofinanziamento dei lavori svolti dall’Unione montana. A breve saranno sistemati il muro della strada vicinale per Medil, un muretto lungo la strada comunale della Val Tibolla, il muretto crollato a Ciroc dopo lo smottamento di inizio e gennaio e il ponte a Tassei, con l’installazione di un guardrail.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi