Primo sforamento dell’anno Arpav: «Può durare a lungo»

BELLUNO. «Se non riusciremo ad avere un miglioramento delle concentrazioni di Pm10 nei prossimi giorni, rischiamo di mantenere livelli alti per tutto il periodo». A dirlo è il direttore dell’Arpav di...

BELLUNO. «Se non riusciremo ad avere un miglioramento delle concentrazioni di Pm10 nei prossimi giorni, rischiamo di mantenere livelli alti per tutto il periodo».

A dirlo è il direttore dell’Arpav di Belluno, Rodolfo Bassan, che commenta i dati delle polveri sottili delle centraline di Belluno e Feltre dell’ultima settimana. «Feltre nel 2015 ha avuto 44 sforamenti e ha iniziato il 2016 con ben tre superamenti, uno per ogni giornata dell’anno. A Belluno, invece, le cose vanno meglio, anche se domenica si è registrato un superamento: 56 microgrammi per metro cubo (la soglia di attenzione è pari a 50 microgrammi per metro cubo)».

Nemmeno il maltempo e la spolverata di neve di questo fine settimana ha contribuito ad abbassare i livelli in provincia. Anzi. «La neve gioca questi scherzi, perché non ha un effetto pulente», spiega il direttore dell’Agenzia regionale di prevenzione ambientale. «Per migliorare le condizioni dell’aria servirebbe una bella pioggia. Ma purtroppo dovremo attenderla ancora, visto che le previsioni parlano di tempo stabile nei prossimi giorni».

Comunque sia «Belluno resta l’unico capoluogo in Veneto sotto i limiti degli sforamenti previsti per legge. Anche pensare a un eventuale traffico a targhe alterne non è risolutivo e ha un effetto limitato nel tempo».

E se Feltre spicca per la presenza di polveri sottili, «a Belluno dobbiamo stare attenti al benzoapirene, l’idrocarburo che si forma dalla combustione del legno. Fino a ottobre scorso, i dati non erano buoni, anzi la media dei valori era più alta degli anni scorsi. Comunque, attendiamo il quadro completo dell’anno appena trascorso per sapere realmente le cose come stanno riguardo a questo inquinante». (p.d.a.)

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