Primo stop alle villette sul Col Cavalier
La Soprintendenza ha dato diniego alle opere di urbanizzazione per la lottizzazione di Vallina. Flavio Burigo sollevato
BELLUNO. La Soprintendenza ferma il piano urbanistico di Col Cavalier. Niente villette a Vallina, almeno per il momento. Tira un mezzo sospiro di sollievo Flavio Burigo, presidente del Comitato che da anni protesta perché la nuova lottizzazione andrebbe ad occupare una zona agricola vicino alle sue proprietà.
«L’ho sempre detto, che quel piano urbanistico aveva delle criticità», spiega l’uomo. «I proponenti non avevano neanche mai chiesto il parere alla Soprintendenza. Però il Comune ha dato il via libera». Dopo l’approvazione, in giunta e poi in consiglio comunale, Burigo aveva presentato ricorso al Tar, «ma il Tribunale amministrativo non si è ancora espresso. Non avevamo chiesto la sospensiva, quindi i proponenti avrebbero potuto iniziare i lavori. Per avviare le opere di urbanizzazione, però, hanno dovuto richiedere il parere alla Soprintendenza, ed è arrivato un diniego». Dunque nessun cantiere potrà essere aperto nella piana di Vallina, per ora. «Adesso aspettiamo che si esprima il Tar, ma i tempi sono lunghi», conclude Flavio Burigo. Che continua una battaglia iniziata cinque anni fa, quando venne presentato il piano urbanistico per la realizzazione di tredici unità abitative.
Il proponente è la società agricola Rizzi Doriana s.a.s., che aveva presentato un primo progetto nel 2011 per la lottizzazione sul prato a uso agricolo che apparteneva alla ditta Burigo (fallita), e che era stato acquistato all’asta da un pool di imprenditori nel 2000. Quel piano era stato bocciato dal Comune nell’ottobre del 2011. Nel febbraio del 2012 la ditta ha presentato un altro Pua, sfruttando il piano casa: l’obiettivo era realizzare tredici unità immobiliari, distribuite su dieci fabbricati, con le relative infrastrutture urbanistiche ad uso pubblico. La giunta ha bocciato ancora il progetto. E lo stesso ha fatto con il terzo progetto.
Nell’aprile 2013 il Pua cambia. Da 10 fabbricati ne prevede sei, per una cubatura di 2200 metri cubi, a fronte dei 6-7 mila precedenti. La volumetria però viene distribuita nell’intera area, di 26 mila metri quadrati. La giunta del sindaco Massaro mette prescrizioni, consentendo le costruzioni solo nella fascia che va dai fabbricati esistenti (due abitazioni e alcuni depositi) all’elettrodotto, fino a 25 metri dalla linea (la fascia di rispetto). Questo piano urbanistico viene adottato dalla giunta e approvato dal consiglio comunale il 28 novembre 2013. La Soprintendenza per ora lo ha fermato.
Alessia Forzin
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