Problemi di siccità, a Cencenighe arrivano le autobotti dei vigili

A rischio ci sono diverse frazioni del paese, conseguenza anche della alluvione di ottobre

Rubinetti a secco nella frazione di Cavarzan, rifornita da due giorni dai vigili del fuoco, che anche ieri si sono recati sul posto con un’autobotte per portare l’acqua agli abitanti. A rischio, se la situazione di siccità dovesse protrarsi ulteriormente, ci potrebbero essere anche gli abitati di Martin e Bogo, serviti come Cavarzan dall’acquedotto principale, quello della val di Chioit che alimenta la vasca di Coi, che poi porta l’acqua a gran parte del centro di Cencenighe. . Il problema dunque è duplice. «Rischiamo di avere mezzo paese a secco», dice il sindaco Mauro Soppelsa. «Tamponare l’emergenza è complicato, se continua questa condizione meteorologica». Oltre a sperare nella pioggia, per risolvere la criticità in cui si trova la frazione di Cavarzan (servita da una deviazione dell’acquedotto principale), domani è atteso un intervento del Bim Gsp che dovrebbe realizzare un bypass per recuperare acqua da portare all’abitato.

«C’è carenza idrica perché le precipitazioni nelle ultime settimane sono state molto scarse e a causa del freddo di questi giorni le sorgenti si ghiacciano», spiega Soppelsa. La situazione poi è ulteriormente complicata dagli effetti dell’ondata di maltempo di fine ottobre, che ha reso impossibile arrivare in valle di Chioit per intervenire, a causa della presenza di materiale a monte che potrebbe cadere.

L’indicazione dei geologi è di non recarsi sul posto e il sindaco teme che questa presa non possa essere ripristinata nemmeno in futuro. «In primavera dovremo fare un sopralluogo per vedere se si può fare qualcosa oppure se non si può più contare su una sorgente che per Cencenighe è importantissima». —

SCO
 

Argomenti:acquedotto

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi