Procond, azzeramento del vecchio Cda
LONGARONE. Si va delineando la situazione per il gruppo Procond-Selcom a cui appartiene la Procond di Longarone, oggi affittata alla De Longhi.
Giovedì si è svolto un incontro al Ministero dello Sviluppo economico in cui si è fatto il punto della vicenda. Sindacati, ministero e azienda stessa hanno convenuto sulla «necessità, nei prossimi giorni, di nominare un amministratore delegato unico, chiedendo le dimissioni di tutto l'attuale Cda, i cui membri non avranno incarichi», precisa la Fiom Cgil nazionale. Inoltre, le parti hanno evidenziato il bisogno di «aprire con urgenza una fase di accertamento sugli interessi di acquisto dei tre
stabilimenti, per dare stabilità e sviluppo alla Selcom Group in tutti i siti e certezze ai clienti e ai fornitori circa le prospettive di continuità».
Da quanto si sa, se la situazione longaronese pare essere la più rosea, qualche possibilità di acquisto si è aperta all’orizzonte anche per la Selcom di Bologna, mentre resterebbe ad oggi incerto il futuro dello stabilimento siciliano.
La Fiom fa sapere, inoltre, che «si opererà per l’acquisto che interessi tutti e 3 i siti (Longarone, Carini e Castel Maggiore) in tempi più rapidi possibili, anticipando quanto prevede la procedura di concordato in bianco», e prospettando un «incontro con i clienti, da tenersi a Bologna, con la presenza di tutti i soggetti
interessati, parti sociali e Regione Emilia Romagna e Regione Sicilia», in quanto sono le realtà che ad oggi non hanno ancora alcun acquirente.
Si torna al Ministero l’11 novembre alle 10.30.
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