Progetto Pegaso: risposta al disagio

BELLUNO. Come il cavallo alato della mitologia greca, che volava nel cielo per raggiungere gli dei dell’Olimpo, così il nuovo progetto messo a punto dall’associazione Movimento fraternità Landris di...

BELLUNO. Come il cavallo alato della mitologia greca, che volava nel cielo per raggiungere gli dei dell’Olimpo, così il nuovo progetto messo a punto dall’associazione Movimento fraternità Landris di Sedico punta a ridare fiducia e autonomia a persone che vivono situazioni di disagio sociale. Padri e madri separate e con figli a carico, ma anche persone che hanno perso il lavoro e si trovano in difficoltà con le spese quotidiane, e soprattutto chi vive una situazione di emarginazione, troverà una risposta nel progetto che è stato cofinanziato dalla Fondazione Cariverona e dal Csv, e che è inserito nei piani di zona delle Usl 1 e 2.

“Pegaso”amplia l’attività che viene svolta dalla comunità terapeutica di Landris, che si occupa del recupero di tossicodipendenti ed alcolisti. La risposta alle esigenze del territorio verrà fornita dando ospitalità alle persone in un appartamento che si trova a Vezzano, e che sarà in grado di accogliere fino a quattro soggetti. Qui le persone verranno seguite nel percorso per ritrovare l’autonomia ed uscire dalla situazione di disagio che si trovano a vivere.

«Siamo in un periodo difficile e il territorio chiede interventi che non rientrino solo nell’ambito dell’assistenzialismo», ha spiegato Maria Losito, responsabile della comunità di Landris. «Il progetto Pegaso offre loro un ponte per traghettarle verso l’autonomia».

Per ogni utente, che potrà essere segnalato dai servizi sociali dei Comuni, ma anche dalle parrocchie o da singoli cittadini, verrà creato un percorso personalizzato. Dopo la fase di avvio, garantita dai finanziamenti di Fondazione Cariverona e Csv, verranno create delle convenzioni con i Comuni, affinchè il progetto si regga sulle proprie gambe.

Inoltre si punta a creare quella che è stata definita «una cultura della solidarietà sociale», per usare le parole della coordinatrice del progetto, Giulia Gallinari. «Si mira a coinvolgere la comunità, per creare un movimento di supporto attorno a queste persone».

L’inserimento della persona viene garantito entro un mese dalla segnalazione, e non sono stati posti limiti alla permanenza nell’appartamento. A chi è disoccupato o inoccupato verrà dato un supporto nella ricerca attiva di un lavoro, ma quello che Pegaso punta a fare è fare uscire gli utenti che si rivolgono al servizio dall’isolamento e dalla marginalità.

L’appartamento, che si trova in via Vezzano 76, è situato in una casa Ater, che il Comune di Belluno ha assegnato alla Comunità di Landris. Venerdì alle 11 la sede del progetto verrà inaugurata e benedetta dal vescovo di Belluno Giuseppe Andrich.

Alessia Forzin

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