Proiettili contro una casa dopo Candaten, ora Orzes

Secondo episodio, dopo l’auto crivellata di colpi. Indagano i carabinieri 
SEDICO. Prima l’auto di un escursionista crivellata di colpi di arma da fuoco. Poi i resti di due pallottole trovati nel cortile di una casa ad Orzes. Si consuma nell’arco di una dozzina di chilometri il giallo delle sparatorie lungo la regionale Agordina. Ieri, infatti, un cittadino residente a Orzes ha segnalato di aver trovato, all’esterno della sua abitazione, i resti di due ogive, la parte anteriore dei proiettili. Uno avrebbe colpito il muro della casa, l’altro la tapparella. Anche questi proiettili sarebbero calibro 9, come quelli che hanno sfondato il lunotto della Fiat Idea di Gabriele Balestra, l’escursionista mestrino la cui auto era stata trovata, danneggiata, giovedì mattina da alcuni carabinieri forestali.


L’uomo, che inizialmente sembrava scomparso, ieri mattina si è recato al commissariato di Polizia di Mestre per sporgere denuncia per furto. A quanto ha dichiarato, è arrivato nel Bellunese mercoledì in tarda mattinata, con l’intenzione di fare un’escursione al rifugio Bianchet. Ha posteggiato l’auto nello spiazzo che si incontra lungo la Sr 203, a pochi chilometri da Candaten. Da qui partono i sentieri verso il Bianchet. L’uomo ha detto di aver pernottato in montagna. Giovedì, quando è tornato allo spiazzo non ha più trovato la macchina. I carabinieri l’avevano già posta sotto sequestro, dopo averla trovata con il lunotto distrutto. Sul portellone c’erano due fori nitidi, un terzo punto di penetrazione è stato individuato in quello che rimaneva del lunotto. I carabinieri nel nucleo investigativo provinciale stanno effettuando tutti i rilievi sull’auto, anche per trovare le ogive.


Balestra, dunque, non trovando più la macchina dove l’aveva lasciata, ha contattato i familiari per rientrare a Mestre. Solo ieri mattina ha perfezionato la denuncia per furto. Nel frattempo i carabinieri di Sedico e i carabinieri forestali si erano attivati per cercarlo, anche con l’ausilio dell’elicottero. Le ricerche sono state interrotte non appena è arrivata la notizia che l’uomo era vivo e si era presentato al commissariato di Polizia del posto in cui vive per la denuncia.


Nel frattempo emergeva un altro episodio. A dodici chilometri dal punto in cui il 50enne mestrino aveva parcheggiato la macchina, sono state trovate altre due pallottole. All’esterno di una casa, in località Orzes. Avrebbero colpito il muro e una tapparella. Al momento non si sa se ci sia un collegamento fra i due episodi: i carabinieri stanno effettuando tutti i riscontri e gli accertamenti del caso, che richiederanno anche l’utilizzo di personale esperto. Ci vorrà qualche giorno per sapere se chi ha sparato contro la Fiat Idea è la stessa persona che ha rivolto l’arma contro la casa a Orzes. Nessuno, in zona, avrebbe sentito nulla.


La Procura intanto ha aperto un fascicolo contro ignoti.


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