Promozione, raccolti 8 mila € finora ne sono stati spesi 7.500

BELLUNO. È l’ultimo giorno per la campagna referendaria. Il Comitato Referendum provinciale chiuderà il suo percorso stasera a Feltre (palaghiaccio, alle 18) e ha contribuito all’organizzazione dell’a...
BELLUNO. È l’ultimo giorno per la campagna referendaria. Il Comitato Referendum provinciale chiuderà il suo percorso stasera a Feltre (palaghiaccio, alle 18) e ha contribuito all’organizzazione dell’appuntamento in sala Bianchi (alle 19.30), al quale parteciperà anche il governatore del Veneto Luca Zaia.


Costituito il 26 settembre, in tre settimane il Comitato ha cercato di raggiungere più bellunesi possibile, per spiegare le motivazioni del referendum e cosa succederà da lunedì. I suoi membri hanno partecipato a più di venti incontri, in tutta la provincia. Ieri il referente Maurizio Busatta, insieme a Giancandido De Martin (il professore che ha contribuito a formulare il quesito e a vagliarne l’ammissibilità) e al presidente della Provincia Roberto Padrin, ha fatto il punto sul lavoro svolto.


Sono stati raccolti circa ottomila euro, grazie alle donazioni fatte dai sindaci (poco più della metà), dai cittadini, dalle associazioni di categoria, dalle organizzazioni sociali, dalle aziende (una, in particolare, ha dato un sostanzioso contributo) e da due parlamentari bellunesi. Fino a ieri sono stati spesi 7500 euro: 4100 per la produzione e l’affissione di trecento manifesti, la stampa e la distribuzione di 50 mila volantini (800 euro solo per la stampa); tremila per la produzione e la promozione di spot, a pagamento e gratuiti, sulle radio e le tv (350 spot per cinque ore e mezza complessive di trasmissioni); 400 euro per il pagamento delle sale nelle quali si sono tenuti gli incontri. La pagina facebook ha 350 “mi piace”, «ma puntiamo a raggiungere i mille», ha detto Busatta. Con le inserzioni sponsorizzate sono state raggiunte finora 38.500 persone, ma con le ultime due si punta a sfondare quota 100 mila.


Numeri di un lavoro che è servito per informare la popolazione sul referendum, i suoi contenuti, gli obiettivi. «È un’occasione per definire il ruolo della Provincia, stabilendo competenze e risorse», ha spiegato De Martin. «L’articolo 119 della Costituzione stabilisce il nesso chiaro fra funzioni e risorse». Domenica, secondo De Martin, «sarà l’inizio di un percorso non semplice né breve, per concretizzare quanto è già previsto dalle leggi, regionale e statale». Padrin si augura «un’ampia partecipazione alla consultazione» ma sta già pensando al dopo referendum: martedì convocherà i sindaci per analizzare l’esito della consultazione e presentare un documento che detterà le linee di movimento della Provincia.
(a.f.)


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