Pronta la task force contro i furti
BELLUNO. Diminuiscono i reati, ma i bellunesi si sentono meno sicuri di un tempo. Per dare loro una risposta, ma anche per bloccare l'ondata di furti che ha interessato diversi comuni negli ultimi tempi, saranno potenziati i controlli, con la collaborazione di tutte le forze dell'ordine. Soprattutto in orario pomeridiano, serale e notturno.
Ai sindaci presenti è stato chiesto di dotarsi di un sistema di videosorveglianza (chi ne è privo) in rete: meglio evitare gli interventi spot, è preferibile montare telecamere di ultima generazione – che garantiscono una miglior definizione delle immagini – e soprattutto i leggi targa. E' la linea lanciata dal sindaco di Belluno Massaro, e che ieri è stata condivisa dalla Prefettura. «Sappiamo che questi impianti hanno un certo costo, i sindaci dovranno andare a battere cassa per i finanziamenti», ha detto il viceprefetto Carlo De Rogatis.
Alla riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica hanno partecipato i vertici provinciali delle forze dell’ordine e i rappresentanti della Provincia e dei Comuni di Belluno, Feltre, Ponte nelle Alpi, Lentiai, Mel, Quero Vas e Seren del Grappa. Territori che hanno avuto a che fare con i raid dei ladri nelle ultime settimane (a Lentiai c'è stata anche la rapina ai due rappresentanti orafi vicentini).
«I dati sui furti e gli episodi delittuosi in generale sono positivi», ha spiegato il viceprefetto vicario al termine dell'incontro. Si è preso in considerazione l'intervallo di tempo tra il 1° gennaio e il 23 settembre, rapportando i numeri agli ultimi tre anni per fare un confronto. «Gli eventi di natura criminale si sono ridotti. Fa eccezione Mel, dove c'è una tendenza contraria». Eppure la popolazione si sente poco sicura. «E' questione di percezione», ha aggiunto il Questore, Michele Morelli. Che ha assicurato un potenziamento dei controlli, insieme alle altre forze dell'ordine e al reparto prevenzione crimine di Padova, che proprio il Questore ha chiesto di impiegare nel Bellunese. Nel pattugliamento saranno coinvolti anche gli agenti della polizia provinciale, gli uomini della Forestale e delle polizie locali.
«Anche se i dati ci dicono che i furti sono in diminuzione, non possiamo sottovalutare il fenomeno», ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri, Giorgio Sulpizi. «Concentreremo i controlli negli orari più delicati e riusciremo ad aumentarli anche perché a breve avremo qualche innesto nei nostri organici».
Rimane alta, in ogni caso, l'attenzione. Si è deciso di organizzare incontri informativi per la popolazione, in tutti i comuni della Valbelluna, con la collaborazione dei sindaci: da un lato per dare qualche consiglio su come rendere le proprie case più sicure, dall'altro per illustrare i dati.
Sempre sul fronte della prevenzione, ieri si è parlato di videosorveglianza. Molti comuni hanno impianti di controllo sul territorio, ma quasi nessuno li ha collegati alle centrali operative di Questura e Carabinieri. Dalla Prefettura è arrivata la sollecitazione a predisporre progetti di largo respiro, anche in associazione tra più comuni, prevedendo il collegamento diretto con le centrali operative delle forze dell’ordine.
Il sindaco di Belluno è andato un po' più in là, proponendo l'installazione di telecamere ad alta definizione e dei leggi-targa: «Posizionandoli in tutti i varchi di accesso alla città e nei nodi strategici, si dimostrano essere strumenti potenti per la prevenzione ma anche per le indagini, in caso si verifichi un crimine», ha spiegato Massaro.
«A breve i nostri apparecchi saranno in grado di individuare le auto rubate e di avvisare in tempo reale le forze dell'ordine. Ma in passato è stato sperimentato anche un software che permette di identificare le targhe delle auto sotto controllo da parte delle forze dell'ordine. Se i leggi targa fossero montati in tutti gli accessi alla nostra provincia, i criminali ci penserebbe due volte prima di entrarci. Partiamo da ciò che esiste nei nostri territori, potenziamo il sistema e mettiamolo in rete, pianificando un estendimento progressivo della videosorveglianza».
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