Pronta le petizione contro i disservizi delle Poste

BELLUNO. È pronta la petizione dei cittadini di Bolzano Bellunese, Tisoi, Giazzoi, che protestano contro il disservizio nella consegna della posta. L'hanno preparata Annalisa Pellegrinon e Elisabetta...

BELLUNO. È pronta la petizione dei cittadini di Bolzano Bellunese, Tisoi, Giazzoi, che protestano contro il disservizio nella consegna della posta. L'hanno preparata Annalisa Pellegrinon e Elisabetta Da Rold: da ieri sera, chi lo volesse, può firmare il documento al bar Circolet e alla cooperativa di Tisoi, o al ristorante Al Mulino e al panificio Aldo Bernardi a Bolzano Bellunese.

«Scriviamo per manifestare formalmente il forte malumore ed effettivo disagio che il servizio di recapito della posta sta creando, anzi di non-recapito», si legge nella petizione. «Da gennaio la consegna della posta è diventata un caos: in certe zone è assente, in altre è fatta in modo molto confusionario con scambi di lettere, destinatari e gravi ritardi».

Il postino che serviva le frazioni in questione è andato in pensione alla fine dello scorso anno e gli abitanti si rendono conto che «un nuovo portalettere, magari non abituato alla zona, possa avere bisogno di un periodo per conoscere strade, nomi e abitazioni, ma in molte case da un intero mese non viene recapitato alcun tipo di corrispondenza. Nei paesi si vede transitare la vettura del nuovo portalettere senza che sia fatta alcuna sosta». E i disagi ci sono: «Non è necessario sottolineare quanto possa essere grave non ricevere la corrispondenza se questa contiene scadenze fiscali o bollette». Qualcuno, per esempio, ha visto saltare l'appuntamento per gli esami sanitari di screening, perché non ha ricevuto in tempo l'avviso via posta.

Molti compaesani poi riportano il problema delle raccomandate: «Viene lasciato l’avviso di recapito nonostante ci sia qualcuno in casa, costringendo il destinatario o un suo delegato ad andare allo sportello dell’ufficio postale di Mussoi con i conseguenti disagi di code, inutili spostamenti e perdita di tempo a causa di un servizio che è nostro diritto avere», si legge ancora nella petizione, con la quale i cittadini sperano di risolvere il problema che si è venuto a creare negli ultimi tempi.

Ieri la posta a Giazzoi è arrivata: «Non la ricevevo da un mese», spiega Elisabetta Da Rold. «E una persona mi ha portato posta arretrata che ha trovato fra le sue buste, che era andata a prendere all'ufficio di smistamento». Diverse buste tornano proprio al centro di smistamento, «con la dicitura “indirizzo errato”. Ma gli indirizzi scritti sulle buste sono corretti».(a.f.)

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