Pronti i primi 50 metri del muraglione di Bries ad Agordo

Zanchetta: «Posati già quattro strati dell’opera di contenimento». Ora il cantiere è in pausa a causa del maltempo


 Mancano tre metri in altezza per completare i primi 50 metri del muro di contenimento sopra l’abitato di Bries. Ora la pioggia ha momentaneamente fermato il cantiere che tuttavia nelle settimane scorse è proseguito secondo i tempi stabiliti.



Dopo la realizzazione della strada di accesso al cantiere, infatti, si è potuto iniziare a realizzare l’opera vera e propria, vale a dire il muro di terra armata lungo 120 metri e alto sette che proteggerà le case di Bries e anche quanti transiteranno sulla regionale 203 da eventuali nuovi distacchi di materiale dal versante.



«Finora – spiega Pierantonio Zanchetta, dirigente del servizio forestale e difesa del suolo della Provincia – è stata realizzata la strada d’accesso al cantiere e la posa dei 120 metri di sviluppo del primo strato in elevazione dello spessore di 60 centimetri di terra armata. Si sta lavorando sui primi 50 metri (dei 120 previsti) di sviluppo del muro di contenimento e sono stati già messi in opera quattro strati, oltre a quello già eseguito precedentemente, per un totale complessivo in elevazione di 3 metri di rilevato. Mancano dunque altri 3 metri per completare i primi 50 metri».



Come detto il cantiere è stato fermato per il maltempo con la speranza che già la prossima settimana possa riprendere. «Purtroppo – spiega Zanchetta – se il materiale è asciutto si compatta bene e si riesce a lavorare in maniera ottimale. Se è bagnato no e quindi occorre prima aspettare che smetta di piovere poi che il materiale si asciughi».

Va da sé che anche in tempi di consegna dei lavori potrebbero variare in base all’andamento del meteo. L’obiettivo fissato per la fine del mese rimane valido, ma potrebbe essere suscettibile di variazioni. Alla ripresa dei lavori la ditta Dolomiti Rocce si occuperà della conclusione del primo tratto da 50 metri e inizierà a realizzare i 70 metri finali.

«Si tratta di un’opera importante – ribadisce Zanchetta – che potrà costituire un esempio di cantiere, anche sotto il profilo tecnico, per altre messe in sicurezza in situazioni simili. Qui stiamo proteggendo l’abitato di Bries dove è caduto un masso di 11 metri cubi e di circa 30 tonnellate da una parete da cui, in futuro, potrebbero staccarsi altri massi. È un versante già con un rischio elevato e ora stiamo mettendo mano al tratto che interessa le case evacuate e la strada».

Nel frattempo il Comune sta valutando la possibilità di revocare l’ordinanza di evacuazione per le abitazioni che, a breve, saranno protette dai primi 50 metri di muro. «Abbiamo avuto dei colloqui con la Prefettura e i vigili del fuoco – dice il sindaco Sisto Da Roit – dovevamo incontrarci in settimana, ma la riunione è slittata a dopo l’arrivo del presidente della Repubblica. In quell’occasione parleremo sia della possibile revoca dello sgombero per le case protette dal muro sia della deroga per le attività economiche». —


 

Argomenti:massobries

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi