Pronto soccorso, arriva lo steward
BELLUNO. Dovranno informare i parenti del paziente su quale percorso diagnostico e clinico sta facendo il loro caro, evidenziando che il servizio funziona e che il personale medico non si è certo dimenticato del malato.
È questo il compito che avranno gli steward, questa nuova figura di coordinamento tra il pronto soccorso e i pazienti e i loro familiari, che entreranno in azione dal primo settembre prossimo in tutti i pronto soccorso dell’Usl 1 e del Veneto.
A fornire questo servizio saranno figure professionali dipendenti delle aziende sanitarie, quali infermieri e Oss, che saranno opportunamente formati.
Gli steward saranno affiancati dai volontari, che nell’Usl 1 già esistono e sono attivi nel pronto soccorso. «Non ci sarà sovrapposizione tra le due figure», assicura il direttore generale Pietro Paolo Faronato, che prosegue: «Avranno compiti diversi e comunque queste persone saranno in azione in alcuni orari e in alcuni giorni della settimana, soprattutto nei picchi di attività e visto che siamo anche area turistica, nei mesi in cui c’è il massimo di affluenza».
Il progetto «rientra in quel percorso di umanizzazione che la Regione intende perseguire e che serve per rendere il servizio sanitario più vicino al cittadino e al paziente. E sempre più rispondente alle esigenze del territorio avendo sott’occhio i costi», aggiunge il direttore generale che prosegue sottolineando come «in questa direzione vanno anche altre iniziative che abbiamo in mente di attuare entro l’estate come l’attivazione dell’emodinamica 12 ore al giorno sette giorni su sette, o come l’accesso via Internet per il pagamento del ticket e le prenotazioni. Sono progetti che stiamo attuando e che servono per rendere più vicina la sanità e più fruibile in tempi rapidi i servizi. E in questa direzione sono andate anche le aperture serali o di sabato di alcuni servizi come quelli radiologici e anche l’accesso via web ai referti degli esami clinici». (p.d.a.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi