Proposta di Trento: «Intitolare una via ai grandi feltrini»

Per gli artisti Pivetta, Milano, Palminteri e Resenterra una strada all’area D’Amico oppure in zona Fornere Pazze

FELTRE. Giovanni Pivetta, Bruno Milano, Gianni Palminteri e Walter Resentera si sono consegnati alla storia di Feltre e meritano di essere ricordati dalla città a dai cittadini. Per Ennio Trento che ha fatto una proposta di nuove intitolazioni al Comune, da cittadino privato e sensibile, a questi artisti, tutti scomparsi da oltre dieci anni, deve essere tributato un segno tangibile “di pubblica riconoscenza”. In ordine decrescente alla loro scomparsa, sono Walter Resentera, Gianni Palminteri, Giovanni Pivetta e Bruno Milano. «È vero che il loro ricordo è in particolare legato alle opere che hanno realizzato in vita e quindi la loro memoria è più che mai viva, ma ciò nonostante la città gli deve essere riconoscente. Per questo ho depositato una proposta di intitolazione di alcuni spazi pubblici in città», annuncia il capogruppo di minoranza Ennio Trento che suggerisce alcune zone di nuova edificazione, come l'area D'Amico e i tratti stradali di collegamento in prossimità del centro civico. O in alternativa la viabilità di collegamento fra via Marco Damello e viale Monte Grappa nella zona delle Fornere Pazze.

Nella lottizzazione denominata “Farra 2000”, alcuni anni fa si è provveduto all'intitolazione di vie agli artisti Bonsembiante, Soppelsa e Ocri. E a Tancredi Parmeggiani si è intitolata una piazzetta. «Si è trattato, in questo modo, di rendere omaggio a esponenti della corrente pittorica degli artisti feltrini del '900», spiega Ennio Trento. «Questi artisti hanno offerto un pezzo di mondo che intersecava le vie della grande cultura, quella cioè che a metà degli anni Cinquanta passavano per Venezia attraverso personaggi cruciali come Peggy Guggenheim, la mecenate americana che aveva eletto la città lagunare come la sua seconda casa che con grandissima passione per l'arte non ebbe difficoltà a farsi attorniare dalle anime più importanti della creatività del periodo».

Tancredi ne è l'esempio. «Nel tempo anche in città la notorietà di questi artisti si è sempre più affermata, anche attraverso la giornalista Liana Bortolon che ha donato alla galleria Rizzarda una importante collezione». Alla luce di tutto questo, restano tuttora senza un civico riconoscimento, sottolinea Trento, Gianni Palminteri nato a Feltre nel 1924 e morto a Lamon nel 1996, Bruno Milano nato a Milano nel 1907 e moto a Feltre nel 2001, stesso anno di Giovanni Pivetta che era nato a Feltre nel 1917 e spentosi a Feltre 19 maggio 2001 e Walter Resentera nato a Seren del Grappa nel 1907 e morto a Schio nel 1995.

Da cittadino privato, dunque, Ennio Trento fa questa proposta. Da ex assessore alla cultura e uomo sensibile al mondo dell'arte, resta a disposizione «per fornire ulteriori informazioni storiche sugli artisti feltrini se richieste».

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