Prostituzione: sequestrato centro Tuina a Belluno

Arrestata la titolare. La polizia ieri mattina ha posto i sigilli all’attività cinese di piazza De Luca. Si ipotizza un giro hard

BELLUNO. Massaggi & extra hard.

Mezz’ora di pratica Tuina costava 30 euro, un’ora sessanta euro, le prestazioni “extra” invece fruttavano qualcosa come quindicimila euro al mese. Da 80 a 180 euro.

La squadra mobile di Belluno, sezione criminalità organizzata ed extracomunitari, ha arrestato la titolare del centro benessere Tuina di piazza De Luca e messo i sigilli al locale, in esecuzione del sequestro preventivo disposto dal gip del Tribunale di Belluno.

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La polizia è arrivata ieri intorno alle 8 del mattino per l’esecuzione del provvedimento: poco meno di cinque mesi di indagini coordinate dal pubblico ministero Simone Marcon, quelli impiegati della squadra mobile che ipotizza un giro di prostituzione dietro il centro benessere che offriva una pratica tutta cinese, la Tuina.

Indagine che per ora registra un’ordinanza di custodia cautelare a carico della titolare, appunto, e il sequestro dell’attività dietro la quale si ipotizza un giro di prostituzione oltre ai trattamenti benessere.

L’accusa per la titolare, una cinese che da poco meno di un anno si è spostata nel capoluogo, è di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione ai danni di alcune connazionali. Dalle prime ricostruzioni, almeno tre persone sarebbero state impiegate nel centro per le pratiche ma sembra avessero anche altri “compiti”, quello di favorire un giro di clienti per prestazioni hard. Ma alla fine potrebbe salire a cinque il numero di persone che si prostituivano: gli accertamenti continuano.

La clientela sarebbe la più disparata e il listino era abbastanza ampio, dagli 80 ai 180 euro a seconda della prestazione.

La squadra mobile diretta da Maurizio Miscioscia sarebbe arrivata al centro benessere di piazza De Luca dopo un monitoraggio di siti internet.

Con parole chiavi immaginabili i motori di ricerca danno le prime risposte “di superficie”. Ma a sondare meglio il web, pare fosse semplice risalire a siti più espliciti, con la pubblicità di ragazze postate in abiti succinti e provocanti. L’incrocio di qualche dato ha portato gli investigatori anche al centro benessere di piazza De Luca e l’indagine s’è innescata così.

L’attività del Centro Tuina bellunese era comunque anche di carattere regolare: trattamenti ordinari secondo le pratiche cinesi per una clientela ordinaria. Poi qualcosa di decisamente più spinto per chi sapeva di poter trovare anche altro: clientela disparata anche come provenienza, bellunesi ma anche da altre parti del Veneto (la stessa attività aveva interessi anche nel Trevigiano).

La Tuina è un massaggio orientale basato sulla medicina tradizionale cinese. Nella disciplina la caratteristica più importante è la visione del paziente, del quale si inquadra l'aspetto di una supposta "energia interiore". Ma qui per la procura si è andati oltre.

Il centro di piazza De Luca era stato già l’anno scorso al centro di un accertamento da parte dei vigili urbani di Belluno che avevano riscontrato l’apertura del locale senza le necessarie autorizzazioni e sanzionato di conseguenza.


 

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