Protesta contro l’Anas sul Fadalto: «Statale chiusa da un anno»
Scoppia la “guerra dei poveri” sul Fadalto. «Perché l’Anas investe 140 milioni sull’Alemagna e non trova 350 mila euro per mettere in sicurezza, la stessa strada, qui in valle? » si chiede Bruno Fasan, consigliere comunale a Vittorio Veneto, residente in Fadalto. Un anno solo per presentare il progetto. Un lavoro da appena 350 mila euro per riaprire la statale chiusa, all’altezza di Nove, sul Fadalto, il 28 giugno 2017, dopo la caduta di una frana.
«Un disastro», commenta Antonio Da Fre, di Farra che trova più comodo l’ospedale a Vittorio che quello di Belluno. «Soprattutto di notte rischiamo la vita, per le scorciatoie» . Dalle 22 alle 6 l’Alemagna è chiusa. A settembre l’inizio dei lavori dell’Anas: un invaso di contenimento ai piedi del canalone in smottamento e protezione in ferro per trattenere i sassi.
Gli abitanti della Val Lapisina e dell’Alpago hanno perso la pazienza e ieri si sono radunati davanti all’ingresso dell’A27 per protestare tutta la loro rabbia. “Vergogna” si legge in uno striscione, appeso lungo la Alemagna da Bruno Fasan, l’anima della mobilitazione. «Anas-Sindaco la Val Lapisina esige rispetto» ammonisce una lenzuolata ancora più grande. Tutti i residenti si sono portati in strada; anzi, erano di più, oltre un centinaio, compresi alcuni dall’Alpago.
«Da quando la statale è chiusa di notte, con senso unico alternato di giorno – s’altera Ornella Frare – il mio telepass è triplicato; per scendere a Vittorio, infatti, devo fare l’autostrada». Ci sono l’eurodeputato Giancarlo Scottà, i consiglieri vittoriesi Gianluca Posocco, Graziano Carnelos, Marco Dus. Fraternizzano leghisti e dem. Condividono la “provocazione”di Carnelos per una diffida: contro il Genio Civile e l’Anas. Una diffida per accelerare i tempi dell’intervento.
L’assessore regionale Gianpaolo Bottacin non c’è solo perché l’Anas gli ha inviato il progetto assicurando che “entro l’estate” partiranno i lavori.
In caso contrario – minaccia, mentre prepara le nozze con l’onorevole Angela Colmellere – saliremo noi due a protestare. «Il danno alle attività commerciali è già enorme» sottolinea Fasan. «Ho perso la gran parte del clienti» ammette Primo Pajer, che ha l’autofficina sulla sella del Fadalto.
«Quassù non si lavora più. Anche di giorno gli automobilisti preferiscono usare l’A27. Per esempio i numerosi operai alpagoti che lavorano nelle industrie di Vittorio Veneto». La signora Monica ha preparato una torta, «per festeggiare – spiega – il primo compleanno della frana». Altre donne del paese hanno portato un grosso lumino e una candela con l’immagine della Madonna di Medjugorje. «Ci votiamo a lei perché ci faccia il miracolo». Il miracolo? L’Anas lo può fare, interviene Posocco «siccome siamo sull’Alemagna, cosa le costa trasferire qui 350 mila euro dei 140 milioni di interventi per i Mondiali di Cortina? Per l’europarlamentare Scottà non c’è dubbio che l’Anas o la Regione non possono abbandonare in questi modo la principale arteria della Val Lapisina: altrimenti, chiosa, è meglio chiudere l’intera valle. Fasan ricorda, fra l’altro, che sono ben 5 le frane che minacciano dal versante sud della montagna.
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