Protezione civile, esercitazione in Cadore: 30 i volontari all'appello

Esercitazione di protezione civile nel fine settimana, in Cadore. «L'esercitazione - spiega il presidente della Gruppo di Protezione Civile "Antelao" di Pieve, Renzo Peverelli - è stata voluta dalla nostra associazione per valutare il grado di preparazione dei nuclei di Protezione Civile in alcuni settori di attività. E' servita anche come preparazione per l'incontro che ci sarà sabato a Longarone, dove la Regione dovrà fornirci le garanzie per la nostra sopravvivenza».

«Sono stati due giorni pieni, ai quali hanno partecipato, oltre al nostro, i gruppi di Spinea e del Comune di Venezia, assistiti da una psicologa: in totale più di 30 volontari».

«La manifestazione ha previsto un intervento di protezione civile vero. La prima attività è consistita in una serie di lezioni teorico-pratiche sull'uso delle attrezzature, dei verricelli e dello "Strop" un dispositivo per la messa in sicurezza. In questa fase è stata presente anche una psicologa per l'emergenza, una figura che interviene sia in supporto dei soccorritori che delle persone».

«In contemporanea con le lezioni, un gruppo di volontari ha tracciato un campo base per la fornitura dei servizi, compresi i pasti, ed ha realizzato anche una pista per l'atterraggio di un elicottero».

«Per la parte diurna, abbiamo posto la base nelle vicinanze delle Casermette di Tai, mentre per la parte notturna - l'esercitazione si è svolta su due giorni completi - i gruppi in esercitazione si sono spostati in Val D'Oten, dove è stato effettuato un continuo monitoraggio del territorio e la simulazione di un evento calamitoso. C'è stato l'intervento di un elicottero del Cai di Venezia, che dovendo rifornire il Rifugio Galassi, ha partecipato all'esercitazione». (v.d.)