Provincia, Bogana mette d’accordo destra e sinistra
Il 10 settembre si vota per la presidenza, ma l’accordo rischia di far saltare gli equilibri, anche nel Consorzio Bim
BELLUNO. Massaro e Perenzin si sfilano, la presidenza della Provincia vede una donna in pole position: è Serenella Bogana, sindaco di Alano di Piave e attuale presidente facente funzioni. Palazzo Piloni ha perso la sua guida l’11 giugno, quando Daniela Larese Filon non è stata rieletta sindaco ad Auronzo. Da allora è subentrata la Bogana, ma si deve tornare al voto. Domenica 10 settembre consiglieri comunali e sindaci voteranno il nuovo presidente e c’è convergenza sul nome della Bogana. Centrodestra e centrosinistra hanno quasi trovato l’accordo.
Venerdì sera alcuni amministratori di centrosinistra si sono incontrati a Sedico. C’erano rappresentanti di Sedico, Trichiana, Ponte nelle Alpi, Feltre, il deputato Roger De Menech. Serenella Bogana è un amministratore di centrodestra, ma il suo nome piace anche allo schieramento opposto. Nel Feltrino e in Valbelluna pare esserci una sorta di
accordo di non belligeranza
: mettere il sindaco di Alano in Provincia, lasciare Federico Dalla Torre (centrosinistra) alla guida dell’Unione montana e non creare intoppi alla rielezione di Bruno Zanolla in Bim Infrastrutture il prossimo anno. Ma questa situazione andrebbe a scompaginare altri equilibri.
Primo fra tutti quel
patto fra gentiluomini
nato nel 2014, alla prima elezione che interessò l’ente di area vasta. Allora i sindaci decisero di spartirsi gli incarichi territorialmente (una presidenza alla parte alta della provincia, una alla parte bassa) e politicamente. La Provincia finì nelle mani di Daniela Larese Filon, unico nome presente nel listone unico (allora era sindaco di Auronzo); il Consorzio Bim vide eletto Umberto Soccal, sindaco del Comune di Pieve d’Alpago e, poi del Comune unico di Alpago (centrodestra). Quell’accordo ora rischia di saltare, perché con la nomina della Bogana a Palazzo Piloni il centrodestra avrebbe due presidenze pesanti. E la parte alta della provincia, dal Cadore al Comelico per non dire dell’Agordino, non sarebbe neanche preso in considerazione.
A quel punto potrebbe saltare la
presidenza del Consorzio Bim
. Il giusto equilibrio fra le parti (territorio e politica) potrebbe riportare alla guida del Consorzio dei Comuni
Mario Manfreda
. Un nome che gira da tempo, nelle stanze dei bottoni.
Ma l’aver proposto il nome di Serenella Bogana per guidare la Provincia porta con sè anche un’altra considerazione. Il Feltrino ad oggi ha già la guida dell’
Ato dell’acqua
(Maria Teresa De Bortoli, sindaco di Pedavena) e dell’
Ato dei rifiuti
(Adis Zatta, assessore a Feltre). Con la Provincia sarebbe un tris pesante da digerire per il resto del territorio. E per il capoluogo, in primis.
La
riunione di venerdì
non è andata proprio a tarallucci e vino, De Menech non concorda sul nome della Bogana ma parte del suo partito la vuole unico nome del listone. Martedì i sindaci si incontreranno per discuterne. Stavolta in maniera collegiale, anche se l’incontro non è pubblico. A proporre Serenella Bogana dovrebbe essere Paolo Vendramini. Sarà una riunione interlocutoria, ma i tempi sono stretti: entro il
21 agosto
vanno depositate le liste per il nuovo presidente della Provincia.
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