Provincia, cento sopralluoghi sulle frane
BELLUNO
I tecnici della Provincia hanno già effettuato un centinaio di sopralluoghi in tutto il Bellunese, per verificare frane e smottamenti innescati dall’ondata di maltempo. «Sono iniziati domenica mattina, e stanno proseguendo perché il maltempo ha provocato molti danni», spiega il consigliere provinciale con delega alla Difesa del suolo, Massimo Bortoluzzi. «I tecnici stanno schedando e catalogando gli interventi da fare, non abbiamo ancora un’idea di quanti soldi serviranno per sistemare tutte le criticità, ma siamo pronti ad agire anche con interventi in somma urgenza». Fermo restando che a fine anno le risorse a disposizione non sono più molte, e che bisognerà fare un elenco delle priorità per agire subito dove non si può farne a meno.
La Provincia si è già attivata a Buscole (Farra d’Alpago) con una pulizia del canale e il posizionamento di alcuni new jersey, e in località Le Rive a Chies, dove la vasca di accumulo è stata svuotata dal fango che l’aveva riempita.
Le prime segnalazioni degli allagamenti in Alpago sono arrivate attorno alle 3.30 della notte fra sabato e domenica. «C’erano problemi a Puos, poi a Farra dove era caduta una frana che aveva anche travolto alcune auto», continua Bortoluzzi. «E c’erano stati problemi di allagamento anche nel Feltrino. Domenica mattina ho subito avvisato i tecnici del servizio Difesa del suolo della Provincia, per iniziare i primi sopralluoghi. Sono andati a perlustrare il territorio, a verificare frane, smottamenti, colate di fango. La maggior parte dei dissesti sono stati proprio colate, che hanno invaso le strade e che sono state rimosse anche in fretta. Ma adesso bisogna capire come si sono innescate, in che condizione è il versante. I tecnici hanno catalogato i danni e schedato gli interventi, e tutto questo lavoro è stato condiviso con la Regione. Dovremo definire un elenco delle priorità e capire come intervenire, anche guardando ovviamente alle competenze dei singoli enti».
Le problematiche più significative sono a Zoldo, dove la Sp251 è interrotta da una frana di grosse dimensioni; a Buscole di Farra d’Alpago; a Palughetto, dove è stata evacuata una famiglia di cinque persone. «Sono rientrate ieri (giovedì per chi legge, ndr)», precisa Bortoluzzi. «Lì bisognerà sistemare le reti, che sono state divelte dallo smottamento, probabilmente faremo un intervento in somma urgenza. Nel frattempo i Servizi Forestali hanno svuotato l’unica rete rimasta dal materiale». Si ragiona anche su come intervenire a Cibiana (anche qui potrebbe essere attivata una somma urgenza) ed è oggetto di valutazione anche il caso di Cencenighe. Sotto stretta osservazione anche Gosaldo, per il crollo del ponte.
«Non abbiamo ancora completato la conta dei danni, perché i sopralluoghi sono in corso anche in questi giorni», conclude Bortoluzzi. «Molti privati hanno perso auto, elettrodomestici, attrezzature a causa degli allagamenti. Mi auguro ci siano risarcimenti per chi ha subito danni. E aspettiamo anche i provvedimenti del governo, perché c’è bisogno di fondi per finanziare i lavori di sistemazione. Noi a fine anno non abbiamo molte risorse nel capitolo per le somme urgenze e neanche in avanzo di amministrazione, ma non ci sottrarremo alle nostre responsabilità e interverremo dove necessario». —
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi