Provincia di Belluno, Bottacin: "Lunedì ritiro le deleghe a Silver De Zolt"

Il Pdl mantiene la sfiducia e Bottacin procede: prendo io la responsabilità sui trasporti
BELLUNO. «Lunedì ritiro le deleghe all'assessore Silver De Zolt». Il presidente della Provincia Gianpaolo Bottacin ha deciso: la guerra degli ultimatum c'entra poco, ormai la situazione è al collasso e gli alleati dimostrano di essere concentrati più al tiro al bersaglio che alla soluzione dei problemi della Provincia. Dunque le risposte del presidente seguiranno l'ordine delle critiche e il primo a saltare sarà l'assessore ai trasporti del Pdl.


«Il Pdl», dice Bottacin, «mi accusa di aver tagliato Unico Studenti e i sindaci del Pdl raccolgono firme contro di me perché abbiamo tolto alle famiglie quell'aiuto sul trasporto scolastico. Al contempo però l'assessore al bilancio Michele Carbogno (Pdl) dichiara in commissione che "Unico Studenti non è un servizio essenziale e dovrebbe essere erogato dai Comuni e non dalla Provincia".


A questo punto», continua il presidente, «mi assumo io tutte le responsabilità sul trasporto pubblico, ritiro le deleghe a De Zolt e da lunedì me ne faccio carico io». Ma potrebbe essere solo l'inizio: «E' il primo passo», dice Bottacin senza aggiungere altri dettagli e la sua decisione non suona più come un ultimatum, perché non ci sono le condizioni per tornare indietro: «A meno che», dice, «entro lunedì De Zolt o Carbogno o il Pdl in generale non arrivino con le risorse necessarie a ripristinare l'Unico Studenti. Inoltre», aggiunge, «chiedo al Pdl di ritirare tutti gli ordini del giorno dei sindaci di quel partito contro la Provincia sull'eliminazione dell'agevolazione tariffaria». Bottacin legge le dichiarazioni e gli atti del Pdl come una presa in giro: «Mentre Carbogno dice in commissione e sui giornali che i soldi per chiudere il bilancio ci sono, De Zolt (e non è l'unico) non fa che portare in giunta provvedimenti che tagliano qualche servizio di trasporto. I soldi ci sono o no? Io lo so, conosco il bilancio della Provincia meglio di chiunque altro (tranne forse gli uffici): i soldi non ci sono». Il Pdl nel frattempo non trova l'accordo per rinnovare la fiducia. «C'è un documento di sfiducia nei miei confronti», continua Bottacin, «e l'unica ad essersi dissociata, scrivendomi una mail, è Lorenza De Kunovich, ma tra i sei consiglieri provinciali Pdl, quelli che votano in consiglio, nessuno si è fatto avanti e so che due su quattro non intendono deludere l'indicazione del coordinatore provinciale Maurizio Paniz, che vuole impedire la retromarcia».


A questo proposito il consigliere Silvano Martini ha scritto al presidente cercando di suggerire una via d'uscita e chiedendo di smetterla con lo spettacolo «indecente» di questi giorni, Martini tuttavia segnala errori anche da parte dell'amministrazione provinciale e Bottacin vuole che si vada fino in fondo, dicendo chiaramente quali sono stati gli errori e chi li ha commessi. Poi le richieste fatte a Carbogno: «Ho chiesto troppo? Ok forse posso rinunciare ai dieci milioni in più per spese discrezionali, ma almeno una parte è indispensabile e comunque non intendo rinunciare nè ai fondi per l'Unico Studenti nè ai soldi per garantire la pulizia delle strade del piano neve», Bottacin infatti già immagina le conseguenze dei disservizi, annunciati e quindi scontati in caso di nevicate. Infine un messaggio a Paniz, che aveva messo in discussione la possibilità di Bottacin di ritirare le deleghe: «E' prerogativa del presidente delegare i referati e ritirarli, la competenza è mia e solo mia, Paniz sbaglia nell'uso dei termini».

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