Provincia in rosso: nel bilancio 2016 mancano 4,8 milioni

Serenella Bogana: «Ora dichiariamo il dissesto» L’ente citerà in giudizio lo Stato per le risorse sulla viabilità
Palazzo Piloni, sede della Provincia di Belluno, senza le bandiere esposte - In alto la sede dell'ente a Palazzo Piloni A sinistra il consiglio provinciale che entro fine mese vota il bilancio
Palazzo Piloni, sede della Provincia di Belluno, senza le bandiere esposte - In alto la sede dell'ente a Palazzo Piloni A sinistra il consiglio provinciale che entro fine mese vota il bilancio

BELLUNO. Disequilibrio di bilancio. Mancano 4,8 milioni di euro a Palazzo Piloni per chiudere in pareggio il bilancio 2016. La situazione è grave, tanto che il consigliere con delega alla gestione dei conti Serenella Bogana lancia una provocazione: «Dichiariamo il dissesto. Così non si può andare avanti».

Il consiglio guidato dalla presidente Larese Filon sarà chiamato venerdì ad approvare la ricognizione degli equilibri di bilancio. Una valutazione che serve per capire se ci sono le risorse per fare fronte a tutte le spese che Palazzo Piloni dovrà sostenere da qui alla fine dell’anno. Le ultime manovre finanziarie, però, come la richiesta di concorrere alla finanza pubblica, pesano sulle casse di un ente che negli anni si è visto sempre più ridurre i trasferimenti dallo Stato, tanto che oggi è sull’orlo del collasso.

«La mia è una posizione personale», premette Serenella Bogana. «Stante la situazione, a questo punto spendiamo per il territorio le risorse che abbiamo e andiamo in dissesto. Almeno lanceremo un segnale a chi di dovere». La Bogana ne parlerà martedì nella classica riunione di maggioranza con i colleghi e al momento non si sa se la strada che lei ha delineato sarà intrapresa dal resto del consiglio. Quel che è certo, è che la misura è colma. «Stiamo combattendo una battaglia che non so proprio dove andrà a finire. Non possiamo sopportare ancora a lungo questa situazione. Dove li troviamo i soldi per garantire i servizi?».

Lo Stato citato in giudizio. Fra questi c’è la viabilità. Con la manutenzione della rete provinciale, affidata a Veneto strade. Anche in questo caso la situazione è grave: la società avanza parecchi milioni dalla Provincia, che non li ha. E venerdì sarà votato un provvedimento forte. «Citeremo in giudizio lo Stato per non aver trasferito le risorse necessarie per la viabilità», annuncia la Bogana. «Veneto strade giustamente reclama il dovuto. Il decreto legge approvato l’altro giorno alla Camera non mi convince: i tempi sono lunghi e noi abbiamo bisogno di fare manutenzioni tutto l’anno. In realtà vedo tanta confusione e mi pare che Stato e Regione stiano giocando allo scaricabarile fra chi deve mettere i soldi. Ma fra i due litiganti, in questo caso il terzo è quello che viene penalizzato e che soccomberà».

«Dichiariamo il dissesto per dare un segnale». «Penso che neanche impegnandosi si sarebbe potuto fare di peggio della legge Delrio», prosegue la Bogana. «Le difficoltà che stiamo vivendo sono i colpi di coda di questa legge. Il governo vuole far morire le Province ma non lo dice. E io mi sento impotente, perché non si possono fare scelte per il territorio. Che viene penalizzato e preso in giro. Il Bellunese avrebbe bisogno di un rilancio, se non vogliamo farlo morire, ma non abbiamo le risorse per farlo».

Quei 4,8 milioni di euro, probabilmente, saranno recuperati in qualche modo. «Ce la faremo, anche quest’anno, con gli avanzi di amministrazione e facendo altri risparmi. Ma diventa sempre più difficile», conclude la Bogana. «Per quello sostengo che dovremmo dichiarare il dissesto. Almeno si muoverebbe qualche coscienza».

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