Provincia, la polvere non è antrace

Gli esami di laboratorio hanno del tutto escluso che il campione sia pericoloso

BELLUNO. Antrace non può essere. Le analisi di laboratorio hanno stabilito che quella sostanza bianca recapitata a palazzo Piloni e indirizzata alla presidente Daniela Larese Filon non è polvere di antrace: «Esclusa la pericolosità del campione», discono gli scienziati che l’hanno esaminato. Il passo successivo sarà quello di trasferirlo all’Arpav, che dovrà stabilire con precisione di che cosa si tratta. Nel frattempo, la procura della Repubblica ha aperto un fascicolo con le ipotesi di reato di procurato allarme e minaccia grave.

Il sostituto procuratore Paolo Sartorello ha avviato le indagini, per cercare di risalire al mittente, partendo anche dal messaggio allegato “Omaggio piste ciclabili”. Meno di un mese prima, un’altra busta contenente polvere sospetta era stata recapitata agli uffici di via Vittorio Veneto di Equitalia e, anche in quel caso, le analisi avevano annullato qualsiasi timore che potesse succedere qualcosa di pericoloso ai dipendenti che erano entrati in contatto con quel plico.

A palazzo Piloni è stato seguito lo stesso protocollo utilizzato in quell’occasione. Una procedura che si attiva ogni volta che si teme un allarme batteriologico o chimico: i vigili del fuoco sono entrati nella sede della Provincia vestiti con le tute apposite, i guanti e le maschere autorespiratorie; i dipendenti hanno toccato la busta hanno dovuto togliersi i vestiti, affinché fossero sterilizzati e indossare a loro volta delle tute. Gli uffici non sono stati sigillati e il personale ha potuto proseguire nel proprio lavoro come se nulla fosse accaduto.

Gigi Sosso

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