Provincia, oltre un milione in meno dalla Rc auto
BELLUNO. Un milione e 400 mila euro in meno di entrate dalla Rc auto.
Si assottigliano le risorse della Provincia di Belluno che ieri ha dato il via libera all’ottavo e ultimo assestamento di bilancio del 2015. Intanto sempre ieri alla riunione dell’Upi (Unione delle Province) a Roma i rappresentanti degli organi di secondo livello (per Belluno c’era il segretario Pietro Ossi) hanno cercato di contrattare per convincere il governo a togliere il paventato taglio di 500 milioni di euro previsto per il 2016 nei trasferimenti e per far aumentare invece le risorse per la manutenzione di strade e scuole (ad oggi si parla di 150 milioni di euro).
«Il calo degli introiti da Rc auto dipende dal fatto che sempre di più gli automobilisti preferiscono le agenzie assicurative on line che fanno un prezzo più vantaggioso, ma per noi significa entrate in meno», ha spiegato la consigliera Serenella Bogana che ha la delega al bilancio. A questo poi si aggiunge che qualcuno, per la crisi, evita pure di assicurarsi. «La situazione va tenuta sotto controllo, anche perché questa entrata è in continua flessione ma ci serve per il finanziamento dell’attività dell’ente».
L’assestamento, inoltre, prevede lo stanziamento ulteriore di 10.000 euro per la prosecuzione della linea di trasporto su gomma Santo Stefano-San Candido mentre altri 6000 andranno per servizi aggiuntivi di Dolomitibus. Con altri 11 mila euro la Provincia acquisterà le quote della Sit mentre con 15 mila i defibrillatori per le scuole superiori bellunesi. Un milione di euro, infine, sarà stanziato a favore delle Unione montane per progetti per la difesa idrogeologica. «Ma questi soldi saranno dati a chi ha già presentato la rendicontazione», ha sottolineato la presidente Daniela Larese Filon. «Abbiamo stornato questa somma», ha ribadito la consigliera Bogana, «dagli interventi a favore delle scuole e della difesa del suolo, per andare incontro alle Unioni montane. Ma dal prossimo anno intendiamo porre dei criteri precisi per assegnare le risorse, così da prediligere quelle Unioni che si concentreranno sulla difesa del suolo. Con gli uffici stiamo pensando di istituire una sorta di graduatoria per un’erogazione “seria” dei fondi», ha concluso Bogana.
A fronte di questa lunga lista di uscite, entreranno 795 mila euro dallo Stato «di cui abbiamo anticipato in via prudenziale 500 mila euro per i lavoratori dei Centri per l’impiego». Dalla Regione arriveranno poi 3 milioni 621 mila euro per le competenze non fondamentali della Provincia.
«Questo è il bilancio 2015, poi per il 2016 si vedrà cosa succederà», ha ribadito la presidente Larese Filon sottolineando che «se oggi 70 Provincie in Italia sono riuscite a chiudere i bilanci, il prossimo anno non lo potrà fare nessuna, con i tagli previsti dal Governo. Per il nostro ente da Roma parlano di altri 3-5 milioni in meno. E anche se lo Stato ci concederà di rinviare anche quest’anno il pagamento degli interessi dei mutui, questo non permetterà di recuperare risorse sufficienti, anche perché quegli interessi poi bisogna comunque pagarli».
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