Provincia senza deleghe Venezia conferma tutto

Dopo l’incontro tra Upi e vicepresidente Forcolin, gli enti di secondo livello pronti a preparare un documento da presentare domani in 1ª commissione

BELLUNO. La giunta regionale conferma la sua linea nel processo di riordino territoriale che - come riportato nel collegato alla Legge di Stabilità 2017 - prevede di riportare in laguna le funzioni non fondamentali delle Province: caccia, pesca, lavoro e turismo.

Il processo dovrà essere discusso in consiglio a Venezia, dopo essere passato attraverso l’osservatorio regionale, dove concordare, in linea generale, la conferma o meno di queste deleghe.

Ma il vicepresidente veneto Gianluca Forcolin - che ha incontrato ieri a Palazzo Balbi Achille Variati (presidente dell’Unione Province Italiane) ed Enoch Soranzo (a capo dell’Upi regionale) - annuncia che i provvedimenti legislativi saranno definiti in pieno accordo con le amministrazioni provinciali.

Presente all’incontro anche l’assessore alla specificità della provincia di Belluno, Gianpaolo Bottacin.

Oggi stesso i presidenti provinciali si troveranno per redigere un documento con le indicazioni, che lo stesso Forcolin dovrà presentare domani nella prima audizione della Legge di Stabilità in prima commissione. Audizione a cui promette di essere presente anche la presidente di Palazzo Piloni, Daniela Larese Filon.

Forcolin ha sottolineato che nella Legge di Stabilità per il 2017 la Regione ha già inserito i 40 milioni (cinque in più rispetto ai 35 di quest’anno) per le spese del personale distaccato nelle Province e per tutte le funzioni delegate. E questa spesa è nelle previsioni anche per il 2018 e il 2019.

«Eventuali modifiche che emergeranno dal dibattito», spiega Forcolin, «avranno effetto, perché interverranno successivamente sulle specifiche leggi di settore e comunque in pieno confronto con l’Upi, a cui la Regione ha chiesto di predisporre un documento di indicazioni».

Nonostante queste parole, la presidente Larese Filon non si dice tranquilla. «Come possiamo esserlo, visto che l’intenzione della giunta è quella di toglierci le funzioni non fondamentali?», dice. «Da più di due anni partecipo ad Osservatori, mandiamo tabelle, relazioni, costi a Venezia per dimostrare come siano importanti le deleghe e i soldi che servono per esplicarle. Ora credo sia arrivato il momento di tirare le somme. Non possiamo permettere che si rimetta tutto in discussione un’altra volta».

Oggi si ritroveranno tutti i presidenti delle Province venete per redigere il documento che dovrà contenere i desiderata dei territori. «Il documento che faremo come Upi dovrà tenere in considerazione l’accordo del settembre scorso che prevedeva per il Bellunese l’apertura di un tavolo entro la fine di quest’anno per capire come dare attuazione alla legge 25 per la specificità della montagna».

Paola Dall’Anese

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