Provincia sotto choc «Sempre disponibile»

Amici e conoscenti provati dalla improvvisa tragedia in molti lasciano frasi sul profilo social del veterinario

belluno

«E poi la vita ci investe con violenza, crudelmente con prove che appaiono inaffrontabili e ci si sente soli, piccoli, deboli, impotenti. Non doveva succedere. Ciao fratellone mio, se c’è qualcosa in più di ciò che vediamo aiuta chi ora si sta sentendo solo e disperato». Sono le parole di Sergio Casarin, fratello del veterinario deceduto ieri, lasciate su Facebook.

La provincia piange il “suo” veterinario. Non solo cucce o stalle e pelosi, però: Paolo Casarin ha lasciato il segno come professionista, ma soprattutto come persona dall’umanità fuori dell’ordinario. Basta una frase per descriverlo, uno dei suoi ultimi post: «La coerenza nella vita è come la coordinazione nel movimento».

A Ponte nelle Alpi la notizia ha choccato il paese, ma il dolore per la perdita del 52enne ieri è stato un fiume nel Bellunese.

È silenzioso nella sua sofferenza il sindaco di Ponte Paolo Vendramini, che preferisce non esprimersi per adesso.

Casarin era una persona molto attiva e amata: fino a qualche anno fa aveva seguito i ragazzini del calcio Ponte, ai quali riservava pillole di divertimento prima della spinta agonistica.

Ma è la sua umanità ad aver colpito le persone. «Dottoressa che cosa ti ha insegnato oggi la vita?», era la domanda che amava rivolgere ai suoi interlocutori, portassero un micio a curare in ambulatorio oppure li incontrasse per professione o fuori dall’orario di lavoro. Con l’ironia tipica nello sguardo: nulla di pesante in quella frase, solo la convinzione che «la vita è un soffio» e oltre a viverla, bisogna leggerla, pensando.

«Era una grandissima persona, stimata da tutti, nel mondo sportivo ma anche nella vita di tutti i giorni», ricorda Fabrizio Montenero, presidente del comitato provinciale Fit, nel tennis Polpet e amico del veterinario: «Era sempre presente nella comunità pontalpina: ora siamo disperati, perchè una persona così era una chicca per la comunità. Davvero unica, che tutti ricordano con estremo piacere: una persona di altri tempi. Con i ragazzini, poi, era eccezionale».

La pagina Facebook di Paolo Casarin è stata riempita di ricordi: foto di animali che erano in cura da lui, pensieri e parole dei proprietari di quattro zampe diventati poi amici del veterinario.

«Nooooooo .... non può essere vero che un angelo che ha dedicato la sua vita con straordinaria generosità agli altri ... persone, animali ... chiunque gli chiedesse qualcosa .... possa essere volato via, lasciandoci qui soli!!! Non riuscivamo mai a trovare il momento per pagarti ... perché non ti interessava il denaro ma il bene degli amici animali e umani ... Paolo, ti prego, dicci che non è vero... sarebbe straziante...»: così Giancarlo Ingrosso. Ma sono solo alcune frasi in un oceano di calore che ha avvolto la moglie Michela e figli, gli altri parenti stretti.

«Ti immagino sul ponte dell’arcobaleno ancora a prenderti cura dei tuoi pelosetti». Con la passione di sempre. —

Cri.Co.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi