Psicologi in campo contro crisi e disagio

Al via domani a Borca ed entro fine mese a Valle il servizio alla popolazione portato avanti da Comuni e azienda sanitaria

VALLE DEL BOITE. Da domani i cittadini della valle del Boite potranno usufruire degli “psicologi del territorio”.

È stato presentato ieri mattina il progetto per la riduzione del disagio psichico e sociale e per il benessere della comunità che vede la nascita di due ambulatori, uno a Borca ed uno a Valle, dove i residenti potranno rivolgersi. I cittadini di Cortina, San Vito, Borca e Vodo potranno andare all'ambulatorio a Borca nella sede del municipio il venerdì dalle 10 alle 15; i cittadini di Cibiana, Valle, Pieve, Calalzo e Domegge potranno andare all'ambulatorio a Valle di Cadore che aprirà entro la fine di luglio.

L'accesso al servizio può avvenire in tre modi: su richiesta del medico di famiglia, su richiesta dell'assistente sociale o su richiesta diretta del cittadino. In tutti e tre i casi sarà innescata una rete di collaborazione e di scambio di informazioni con il medico di base, che resta il punto di riferimento per i residenti. Il progetto è sviluppato in collaborazione con l’Usl1 e verrà cofinanziato dai Comuni e finanziato dalla cooperativa sociale Kcs caregiver.

«L'idea nasce dalla volontà di ridurre il disagio psicologico che vivono i nostri concittadini», hanno spiegato il vice sindaco di Borca, Giuseppe Belfi, il sindaco di Valle Bruno Savaris, di Cibiana Luciana Furlanis e l'assessore di Vodo alle Politiche sociali Giovanna Chiatti, «questo è un progetto sperimentale che viene attivato per la seconda volta in regione, terza a livello nazionale e prima nella provincia di Belluno. Noi amministratori lo abbiamo condiviso, sforzandoci anche di intervenire economicamente, in quanto il disagio psicologico delle nostre genti è sempre più marcato, dovuto anche a problemi contingenti come la crisi economica che ha fatto perdere a molti il lavoro. Bisogna aiutare psicologicamente le persone di tutte le età, che a volte vivono situazioni ingestibili, che necessitano di aiuti capillari e immediati. Chi ha in casa malati di Alzheimer, dipendenti da alcool, bambini con ritardi e tante altre gravi situazioni spesso non sa a chi rinvolgersi per trovare quel conforto di cui ha bisogno. Da noi lo psicologo del territorio è stato sentito come una necessità impellente e improrogabile».

Il servizio, coordinato dalla dottoressa Milena Maia, partirà domani a Borca. Tra due mesi ci sarà il primo resoconto e dopo un anno si farà uno studio dettagliato, per far diventare la sperimentazione un punto di riferimento fisso per i cittadini.

«Buona parte delle problematiche affluiscono ai medici di base», ha spiegato il dottor Bozza, a nome dell'associazione di medici di famiglia che riunisce i professionisti che operano da Cortina a Vodo, «con l'apertura dello sportello dello psicologo territoriale noi abbiamo uno specialista a cui indirizzare i nostri pazienti, al quale segnaleremo la situazione clinica, e dopo che il paziente è andato dallo psicologo verremo nuovamente aggiornati. Il servizio diverrà quindi una garanzia per i pazienti perché è basato su un lavoro di squadra tra medico di famiglia, psicologo e assistente sociale».

Alessandra Segafreddo

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