Pulmini nuovi, a metano e con cinture di sicurezza
BELLUNO. Scuolabus nuovi per gli studenti bellunesi. In attesa che il Tar si pronunci in merito al ricorso presentato da Cssa sulla gara di appalto per il trasporto scolastico, continua il lavoro dell’associazione temporanea di imprese capitanata da Ecoal per garantire il servizio agli studenti. Le lezioni inizieranno il 12 settembre. L’aggiudicazione definitiva del servizio è stata fatta all’inizio di luglio, nei giorni scorsi sono stati trasmessi alle scuole i dati del nuovo gestore del servizio.
Ci sono alcune novità: «Ci saranno pulmini nuovi», anticipa l’assessore all’istruzione Valentina Tomasi. «Innanzitutto perché è cambiata la normativa: tutti i posti a sedere negli scuolabus devono essere dotati di cinture di sicurezza. Inoltre nel capitolato d’appalto avevamo espressamente chiesto veicoli non inquinanti e così sarà. Saranno tutti a metano».
Altra novità importante riguarda il trasporto dei bambini disabili. Arriveranno a scuola insieme ai loro compagni, nello stesso scuolabus. «Prima i pulmini non riuscivano ad accogliere i bimbi normodotati insieme a quelli disabili. Adesso staranno tutti assieme e ne sono particolarmente felice», continua l’assessore, «perché anche questa è una forma di integrazione molto importante». Previsto anche l’arrivo di mezzi più piccoli per gestire esigenze particolari (per esempio quando ci sono da trasportare pochi alunni o da percorrere strade strette).
I nuovi mezzi saranno presentati alla fine di agosto. E non serviranno solo per portare i bambini da casa a scuola e viceversa, ma anche per accompagnarli a svolgere tutte le attività extra curricolari. Il Comune già dallo scorso anno scolastico garantisce il trasporto gratuito (cioè compreso nella retta che pagano le famiglie) per tutte le attività promosse dall’amministrazione, come quelle della Belluno dei bambini, ma anche le visite alle sculture dell’ex tempore di san Martino. «Si tratta di un contributo che il Comune, di fatto, dà così alle famiglie, perché altrimenti la scuola dovrebbe chiedere ai genitori di coprire i costi del trasporto», precisa la Tomasi. Palazzo Rosso, inoltre, dà la possibilità a ogni classe di ciascun plesso di usare lo scuolabus due volte all’anno senza pagare costi aggiuntivi, purché la visita d’istruzione o l’attività sia svolta all’interno dei confini comunali. Se le maestre vogliono portare i bambini a teatro, possono farlo, due volte all’anno.
Di fatto, ogni uscita degli studenti da scuola è coperta, ad eccezione di quelle svolte all’esterno dei confini comunali: «Abbiamo lasciato solo le visite all’impianto del Maserot e ad alcuni impianti di Bim Gsp, non presenti nel nostro territorio», conclude la Tomasi. «Non possiamo coprire le gite fuori comune perché sarebbe troppo costoso».
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