Puppi, tutta una vita consacrata allo studio di Tiziano e Palladio

IL RICORDO
Lionello Puppi é morto: era uno dei maggiori studiosi di Tiziano e di Andrea Palladio. Membro del consiglio scientifico della Fondazione Centro studi Tiziano e Cadore dal 2004 al 2014, nel 2006 venne incaricato dalla Fondazione stessa di curare la mostra “Tiziano. Ultimo atto” che si tenne tra Belluno e Pieve. Prendendo lo spunto dall'incarico, per lavorare meglio, andò ad abitare a Pieve con la moglie Luisa e il figlio Filippo. Trovò casa in un appartamento al piano rialzato di un palazzo a soli 50 metri dalla casa di Tiziano, dove ha sede la Fondazione.
Durante gli anni vissuti a Pieve divenne un punto di riferimento importante non solo per le sue competenze artistiche e per la sua fama internazionale, ma sopratutto per la sua disponibilità al dialogo e per la sua gentilezza. Lo ricorda anche la presidente della Fondazione, Maria Giovanna Coletti: «Lionello Puppi è stato membro del consiglio scientifico della Fondazione dal 2004 al 2014. Per il cinquecentenario della Battaglia di Cadore, la Magnifica e il Comune di Valle nel 2008 affidarono al Centro Studi l’organizzazione di un convegno internazionale con la stampa degli atti. Questi ultimi vennero curati da Puppi. Lo studioso darà origine a una rivisitazione sullo scontro bellico, attento ai contesti, come alla visione dei fatti in senso bilaterale. La pubblicazione riporta queste fonti e mette insieme le diverse visioni della battaglia, risultando in tal senso innovativa. Un altro lavoro che ha contrassegnato la collaborazione di Puppi con la Fondazione tizianesca è stata la ricerca di nuovi documenti pubblicati poi in “Tiziano. L’Epistolario: ottanta nuove lettere”, che si aggiungono a quanto già in passato pubblicato. Inoltre l’edizione si arricchisce di commenti e di indicazioni sfuggite all’attenzione degli studiosi precedenti, che testimoniano i difficili rapporti tra il pittore e i suoi committenti. Negli anni in cui vive a Pieve, Puppi cura diverse pubblicazioni e altrettante mostre».
Interessato alla ricerca legata a grandi temi come a quelli più locali, Puppi ha pubblicato la vita dello storico dell’arte olandese Raimond Van Marle,ricostruendo la vicenda della Tomba dell'Ebreo esistente a Pieve.
Non era difficile, verso l'imbrunire, incontrarlo al centralissimo Gran Caffè Tiziano o alla Birreria Vecchia, dove aveva instaurato ottimi rapporti con i cadorini, con i quali s'intratteneva davanti a un buon bicchiere di vino.
Era nato a Belluno il 22 dicembre 1931 ed era diventato uno dei maggiori studiosi di Tiziano Vecellio e di Andrea Palladio. —
V.D.
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