«Qualcuno dovrà assumersi le responsabilità di queste scelte»

BELLUNO. Cavi elettrici sopra il Piave, una linea ai margini del cono di volo dell'aeroporto. Le criticità del progetto Terna sono state elencate ieri mattina. «È gravissimo collocare tralicci e...

BELLUNO. Cavi elettrici sopra il Piave, una linea ai margini del cono di volo dell'aeroporto. Le criticità del progetto Terna sono state elencate ieri mattina. «È gravissimo collocare tralicci e cavi così vicini all'aeroporto», ha detto Simonetta Buttignon. «Se dovesse succedere qualcosa, da chi dovremmo andare a protestare? Qualcuno dovrà assumersi la responsabilità delle scelte che sta facendo».

I comitati chiedono di interrare tutta la linea: «Come pensiamo di fare turismo, se piantiamo tralicci ovunque?», ha aggiunto Pastella. «Gli amministratori confondono il risanamento con la progettazione di nuovi elettrodotti. È sacrosanto che Ponte nelle Alpi liberi il suo centro abitato dalla linea che lo attraversa, ma un conto è risolvere un problema, un altro è crearne di nuovi nei comuni vicini».

E poi, qual era l'alternativa? Si è chiesto Paolo Pesce: «Gli amministratori di Ponte, Longarone, Perarolo, Soverzene, si giustificano sempre dicendo che la soluzione che hanno accettato era la migliore che Terna avesse presentato loro. Quali alternative aveva messo sul tavolo? Gli amministratori si sono confrontati con qualche tecnico prima di decidere che il progetto che è in valutazione era davvero il migliore possibile?».

«Anche in Friuli Terna aveva detto che non si poteva interrare», ha concluso Pastella. «Il Consiglio di Stato, però, ha dato ragione ai cittadini che avevano presentato ricorso, bloccando il progetto». E un ricorso lo faranno anche i comitati bellunesi, se il progetto sarà approvato così com'è. «A quel punto, però, sarà una sconfitta per tutti. I tralicci rimarranno a Ponte come a Soverzene e tutto si bloccherà per anni. Vogliamo arrivare a questo?», ha chiuso Pesce.(a.f.)

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