Qualità della vita: la provincia di Belluno cede il passo

Il primato conservato soltanto nel settore ecologico
Un’immagine serale di piazza dei Martiri
Un’immagine serale di piazza dei Martiri
BELLUNO. Non in vetta ma tra i primi dieci. La provincia di Belluno in quanto a qualità della vita, secondo la graduatoria del Sole24 Ore pubblicata ieri, è passata nella pagella finale dal secondo posto dell'anno scorso al decimo, sorpassata da Bolzano (prima) e da Trento (seconda). L'unico primato assoluto che resta al Bellunese è quello ecologico insieme con l'importo dei protesti. Sei i parametri considerati nell'analisi del quotidiano economico: affari e lavoro, ordine pubblico, popolazione, servizi, ambiente e salute, tempo libero e tenore di vita. Affari e lavoro. Su questo settore Belluno conferma la sesta posizione del 2009. Bene per quanto riguarda l'occupazione delle donne (36º posto) e dei giovani (20º). Tasto dolente è invece lo spirito di iniziativa (104º posto su 107) e il saldo tra imprese aperte e chiuse (83º). Primato, invece per numero di protesti. Per quanto riguarda il modo di percepire la questione lavoro e la crisi, i bellunesi non sembrano molto preoccupati, assestandosi al nono posto. Ordine pubblico. Un altro settore in cui Belluno perde il primato rispetto al 2009, è quello dell'ordine pubblico dove passa al quinto posto, anche se continuano a rimanere tra i più bassi in Italia i numeri relativi a furti d'auto (3º posto), scippi e borseggi (14º). La sicurezza resta però tra i livelli più alti, con la quarta posizione. Popolazione. Lieve peggioramento anche sul numero degli abitanti: la provincia passa da un 39º posto del 2009 al 42º attuale. A portare giù il punteggio generale la presenza di molti anziani (83º posto) e di pochi nati (83º). Servizi, ambiente e salute. Un'altra flessione: la provincia di Belluno passa dal 40º posto dell'anno scorso al 64º. Unico punto a suo favore il primato nel settore ecologico, mentre per infrastrutture (97º) e disponibilitò di asili comunali (89º posto) la situazione è molto carente. Elevato anche il tasso di emigrazione ospedaliera (59º posto). Tempio libero. Neanche il tempo libero arriva a risollevare le sorti della provincia, che anche in questo ambito perde sette posizioni (da 27 a 34). Il dato eccellente è quello legato al numero di bar e ristoranti (14º posto), la presenza del volontariato (25º) e l'indice di sportività (24º). Non brilla per numero di libri letti (57º) e sale cinematografiche (65º). Tenore di vita.Balzo in avanti, infine, per il tenore di vita passando dalla 40ª posizione del 2009 alla 33ª. E tutto grazie all'aumento dei consumi delle famiglie per veicoli, elettrodomestici e mobili e pc (20º).

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