Quasi tremila persone al Bembo e al Botegon: «C’è voglia di cultura»

Un grande successo per le due giornate di apertura di palazzi di grande pregio a Belluno

Belluno. I bellunesi hanno fame di cultura e vogliono riscoprire la loro storia. Lo hanno dimostrando affollando, per tutta la giornata di ieri, Palazzo Bembo e Palazzo Doglioni (il Botegon), eccezionalmente aperti per la 27ª edizione delle Giornate di Primavera del Fai. Un’occasione unica per scoprire i tesori racchiusi nei due edifici.. Le prime avvisaglie del successo dell’iniziativa si erano avute sabato, con un migliaio di presenze, ma ieri quel numero è raddoppiato. Fin dal mattino si sono formate code davanti a entrambi i palazzi, con i bellunesi ma anche persone arrivate da fuori provincia in paziente attesa di poter entrare. Alla chiusura dei banchetti il successo si è materializzato facendo i conti. E il numero ha un po’ stupito i volontari della delegazione di Belluno.

«Abbiamo avuto complessivamente 2922 persone che hanno visitato i due palazzi», racconta la vicepresidente del Fai Belluno Laura Fregona. «Un’edizione davvero da record, mai avevamo visto un simile afflusso». Concentrato soprattutto ieri. Al Bembo sono arrivate 484 persone sabato, 1030 ieri; a Palazzo Doglioni a Borgo Piave 484 sabato e 924 ieri. Quindi 1514 visitatori hanno ammirato il restauro che ha trasformato in spazio espositivo l’ex ospedale civile, mentre 1408 hanno ammirato le sale affrescato del Botegon e ascoltato le guide raccontare la storia degli zattieri e del legame fra il Borgo e il fiume che scorre proprio lì accanto.

«Siamo molto contenti», continua la Fregona. «Evidentemente questi sono due luoghi cari ai bellunesi: molti sono venuti al Bembo ricordando quando era un ospedale e cercando di identificare i vecchi reparti. Il Botegon invece è stato una bella scoperta: tanti visitatori ci hanno detto che non avevano idea che esistesse un palazzo simile a Borgo Piave, con tutto il suo carico di storia. Anche la storia, appunto, credo abbia giocato un ruolo importante in questa edizione delle Giornate di Primavera del Fai: anche questo aspetto e la voglia di riscoprirla ha sicuramente fatto da richiamo».

A fare da guida nei due siti sono stati 42 studenti delle scuole Follador - De Rossi di Falcade, Renier e Tiziano di Belluno, oltre a trenta volontari del Fai e del Fai Giovani. Settantadue ciceroni che hanno affascinato i visitatori con la loro competenza.

Prossimo appuntamento con il Fai a luglio: nella seconda metà del mese sarà la volta di “Fai un giro in villa”, occasione per visitare una delle tante ville presenti nel Bellunese. Fra qualche settimana sarà svelata la protagonista dell’edizione 2019 di questa iniziativa. —

 

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