Quattro scosse di terremoto. A Santo Stefano di Cadore si arriva a 3.1

Piccolo sciame sismico, con epicentro anche a San Nicolò Comelico e a Forno di Zoldo. Non ci sono stati danni, ma è stato ben avvertito

COMELICO

Tre scosse di terremoto hanno interessato ieri, tra le 11.50 e le 14.54 il Comelico. Un’altra scossa è stata registrata, ma solo dagli strumenti, a Forno di Zoldo alle 13.17. Un piccolo sciame sismico ha dunque interessato ieri il Bellunese. Tremori durati un paio di secondi, ma soprattutto il primo ben avvertito in tutto il Comelico, il Cadore e nel vicino Friuli.

La prima scossa è delle 11.50. Il centro sismologico di Udine mette l’epicentro, all’inizio, vicino a Danta (tre chilometri dal paese), con una magnitudo di magnitudo 3.1 sulla scala Richter. Più tardi viene corretto l’epicentro, a Santo Stefano di Cadore, e anche la magnitudo, scesa a 2.9. Secondo l’Istituto nazionale di geofisica invece la magnitudo resta a 3.1.

Alle 11.53 c’è stata una seconda scossa, vicino a San Nicolò Comelico, di magnitudo 1.8. Entrambe sono durate molto poco, ma sono state avvertite da molte persone. Non si registrano danni, né alle abitazioni né al patrimonio pubblico o agli arredi urbani, tant’è che i vigili del fuoco non hanno ricevuto alcuna chiamata con richiesta di intervento. Eppure nella stessa stazione di Santo Stefano anche i pompieri hanno sentito la terra tremare. Lo stesso i carabinieri di Cortina, che hanno subito contattato i comandi in Comelico per verificare che non ci fossero danni.

Solo gli strumenti hanno registrato le altre due scosse, una ancora con epicentro a Santo Stefano di Cadore, alle 14.54, con magnitudo 1 sulla scala Richter, 4 chilometri di profondità.

Ma prima di questa scossa ce n’era stata un’altra, abbastanza lontano, a Forno di Zoldo, solo 0.6 di magnitudo, a cinque chilometri a sud di Forno. Non è stata avvertita. —
 

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