«Queste esternazioni ci preoccupano»
Reolon cauto: «La mostra va benissimo». Perale: «Ha parlato senza informarsi»
Visitatori alla mostra del Tiziano
BELLUNO.
«Le mostre le facciamo per la promozione e lo sviluppo dell’intero territorio e non per lustrare l’immagine della Provincia. Come cittadino di Belluno di fronte alle esternazioni del sindaco sono preoccupato, come presidente ne prendo atto». Così il presidente della Provincia, Sergio Reolon all’indomani delle dichiarazioni di Prade in consiglio comunale in cui ha criticato la mostra sul Tiziano perchè “troppo onerosa per il Comune che non ne ha alcun guadagno”. «Sono contento per come sta andando la mostra per voler commentare, per noi parlano i dati», ha detto Reolon aggiungendo: «Questa mostra moltiplicherà per 10 in termini di ritorno per la provincia quanto ha richiesto in investimento. E gli effetti li vediamo già».
Le parole di Prade se da un lato mettono un punto di domanda sulla mostra futura che palazzo Piloni intende allestire prima della fine del proprio mandato, dall’altro hanno lasciato a dir poco esterefatti i consiglieri di minoranza.
«Il sindaco rischia di scatenare la guerra mondiale con la Provincia perchè non ha avuto il tempo di informarsi sul tema. Le sue sono state delle sconsiderate considerazioni», replica il consigliere
Marco Perale
.
«Come ho ricordato anche in aula la mostra è il coronamento di un percorso avviato in città sette anni fa con una scelta lungimirante e coraggiosa dell’amministrazione in cui ricoprivo il referato alla cultura. La vera sfida non era tanto e solo organizzativa o finanziaria, quanto far prendere coscienza ai cittadini di Belluno e dell’intera provincia che era possibile entrare da protagonisti in una partita di rilievo nazionale e internazionale come il turismo culturale delle grandi mostre. Una sfida affrontata e vinta con un gioco di squadra».
«Nessuna prevaricazione, quindi», prosegue Perale, «ma un accordo di lunga data, di cui evidentemente questa giunta e il sindaco non si sono nemmeno resi conto». L’ex assessore alla cultura quindi lancia un appello all’attuale amministrazione: «La città non può più aspettare che questa maggioranza pasticciona e in continua fibrillazione impari finalmente a governare».
Si dice preoccupato anche il capogruppo dell’Ulivo,
Jacopo Massaro
.
«Quanto avvenuto in consiglio evidenzia che ci sono dei cambi di strategia. Se all’inaugurazione il sindaco parlava di una mostra di altissimo livello, l’altro ieri ha fatto capire, invece, che non l’avrebbe mai fatta. Ma la gente è entusiasta di questa esposizione, che non serve certo a far fare cassa ad un ente, ma a far crescere l’investimento nella città. Credo che a questa giunta manchi una visione e una strategia complessiva per la città come si è evinto anche a proposito di programmazione finanziaria. Però non possiamo procrastinare all’infinito sulle scelte della città che è in fase di stallo».
«Sul Tiziano i conti si faranno alla fine, ma questa è una grande occasione per far parlare di Belluno non solo a livello nazionale ma anche internazionale», commenta il capogruppo di Alternativa di sinistra
Francesco Rasera Berna
. Dal canto suo invece
Maria Cristina Zoleo
rassicura che «non esiste alcuna istituzione subordinata ad un’altra».
Per
Orlando Dal Farra
i problemi di subordinazione devono essere risolti sul campo. «L’autorevolezza si conquista col lavoro quotidiano, con i rapporti con le istituzioni. La maggioranza parla sempre di voler diventare capofila, però non fa nulla per esserlo. Per ora mi pare che il sindaco abbia speso le proprie energie per risolvere le diatribe interne che non a pensare alla cosa pubblica».
Il capogruppo di Insieme per Belluno inoltre critica l’atteggiamento un po’ vittimistico del sindaco.
«Prade dice che non ha esperienza e che non l’ha cercato lui questo incarico, però quando uno accetta deve essere consapevole di quello che lo aspetta, e poi nessuno lo ha costretto». Secondo il consigliere Dal Farra, però, dietro a questa “approssimazione“ in cui sta vivendo la giunta, ci sarebbe in realtà qualcos’altro. «Tutto questo problema è nato perchè ci sono le elezioni provinciali all’orizzonte e le forze politiche che governano palazzo Rosso sono più concentrate a discutere chi candidare che della politica per la città».
Di opinione diversa è invece
Attilio Sommavilla
. «Non sono contro le grandi mostre, ma contro le grandi spese che ricadono sulle spalle dei comuni».
«Queste mostre vanno bene nelle grandi città, perchè a Belluno, oltre ai costi elevati che dovrebbero essere sostenuti da privati e non dal Comune, mancano delle iniziative correlate per incitare i turisti a fermarsi o tornare», precisa Sommavilla. «Quello che comunque è emerso dalle parole del sindaco e dal consiglio comunale è che questa giunta sta brancolando nel buio ed è priva di un progetto a lungo termine per la città».
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