«Quest’emergenza va risolta non penalizzate i dipendenti»

BELLUNO. «Qualcuno questa emergenza l’ha creata e ora qualcuno deve risolverla. Sicuramente non si può pensare che a farne le spese saranno i lavoratori». È categorica Alessandra Fontana, segretaria...

BELLUNO. «Qualcuno questa emergenza l’ha creata e ora qualcuno deve risolverla. Sicuramente non si può pensare che a farne le spese saranno i lavoratori».

È categorica Alessandra Fontana, segretaria della Filt Cgil, il sindacato rappresentativo all’interno dei dipendenti di Veneto Strade. E la sua presa di posizione arriva dopo che ancora una volta ci si trova a dicembre con una situazione di emergenza: da un lato Veneto Strade che chiede i soldi per poter gestire le strade bellunesi e dall’altro la Provincia che dichiara di non poter garantire queste somme. E in mezzo ci stanno i lavoratori della società.

«Serve un’azione di responsabilità da parte di qualcuno che dica se realmente e definitivamente ci sono le risorse per gestire le strade. Che qualcuno abbia il coraggio di dirlo chiaramente perché non possiamo trovarci ogni anno in questa situazione». Situazione che da anni sta generando uno stato di tensione tra i lavoratori. «Siamo preoccupati per il futuro della società, e per questo siamo in stato di agitazione, ma siamo pronti», continua Fontana, «ad andare avanti verso lo sciopero se sarà necessario. Non è possibile che qualcuno si tenga la carta per poterla spendere. Anche perché», precisa la sindacalista, «anche se si facesse la convenzione con Anas, quest’ultima non potrebbe assumere in base alla norma Madia. Inoltre anche questa società non ha ricevuto poi i finanziamenti di cui si vociferava all’inizio».

Lancia quindi un appello, la segretaria della Filt. «È giunto il momento di giocare a carte scoperte, ma si faccia attenzione ai dipendenti, quei 150 lavoratori di Veneto Strade. Serve un tavolo urgente di confronto anche con le parti sociali, un tavolo serio. Non è più pensabile andare avanti in questo modo. Si decida una volta per tutte chi deve gestire le strade. Se la Provincia non ha i soldi, lo Stato si assuma la responsabilità di prendere una decisione definitiva anche su questi enti. E una volta individuato chi sia il soggetto gestore, questo sia messo nelle condizioni di poter svolgere il proprio compito, chiunque esso sia. Che sia Anas, che sia Veneto Strade, che sia un ente locale: noi non ci innamoriamo a priori di una soluzione. L’importante è garantire la sicurezza a chi va sulle strade e i posti di lavoro. Qui c’è da garantire la viabilità e chiediamo quindi garanzie per i dipendenti della società stradale regionale. Che non si pensi di avviare dei service, o dei distacchi in altre società, come è accaduto anche in altre realtà».

(p.d.a.)

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