«Questo accordo è ingiusto»

Il segretario Della Giacoma (Fp Cgil) rilancia: «Oggi il referendum»

BELLUNO. «Perché Cisl, Uil e Nursing up non vengono con noi nelle corsie di ospedale per chiedere ai lavoratori di votare sì al referendum?». Replica così Gianluigi Della Giacoma, segretario della Fp Cgil, alle critiche giunte dai “colleghi” del comparto sanità (infermieri e tecnici). Al centro della polemica le progressioni economiche che avrebbero scontentato parecchi lavoratori. «La valutazione dei primari pesa per il 50% sul giudizio finale e questo ha fatto sì che i dipendenti di alcuni dipartimenti (come Laboratorio analisi e Radiologia), visto che i valutatori sono stati abbastanza stretti di voto, non abbiano visto alcuna progressione economica. In altri reparti, invece, dove i dirigenti si sono tenuti più alti, c’è stata una maggiore omogeneità di scatto di anzianità. A nostro parere questo meccanismo è ingiusto».

Ai sindacati che gli rimproveravano di aver firmato lo stesso accordo nell’ex Usl 2 di Feltre, Della Giacoma risponde: «In quel documento c’era un meccanismo che andava a mitigare l’effetto delle valutazioni dei primari». Comunque sia, «se il voto dei lavoratori dovesse essere positivo, firmeremo l’accordo anche noi, in caso contrario chiederò un confronto anche con l’Usl».

Chiamato in causa da Cisl, Uil e Nursing up come colui che dovrebbe dare una tirata d’orecchie al segretario della Fp, il capo della Camera del lavoro Mauro De Carli sottolinea: «Questi non sono problemi confederali. È comunque giusto che ad esprimersi siano i lavoratori con il referendum». (p.d.a.)

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