«Qui le mucche dormono sui materassini»

Tutte le soluzioni più all’avanguardia sono state studiate per il benessere degli animali allevati

LIVINALLONGO. Una struttura all’avanguardia, quella di Masarei. «I portali della stalla sono stati realizzati in Austria», precisa Egidio, «e hanno una dimensione tale da sopportare il peso della neve. Ci siamo “salvati” dalle straordinarie nevicate del 2013-2014». Tutto il rivestimento è in larice, più resistente e incorruttibile del tradizionale abete. Ma, come si diceva, è anche la tecnologia a rendere la stalla di Marasei speciale. Tecnologia che, per i De Zaiacomo, rappresenta il futuro. Un sistema di essiccazione del fieno, con due celle e una ventola che produce aria asciutta, permette di sfalciare la mattina e raccogliere la sera, garantendo una qualità maggiore. A questo si aggiungono una pompa di calore per deumidificare l’aria e un impianto fotovoltaico, posizionato sul tetto della stalla, che ne garantisce tutto il funzionamento, «grazie al fatto che quest’area può contare anche d’inverno su 7 ore di sole al giorno», dice ancora Egidio. Un carroponte da cui si accede dal sottotetto della stalla permette, con un braccio meccanico, di sollevare e spostare il fieno. La stalla è poi dotata di una sala latte e di un’altra per la mungitura, che si effettua tutta in automatico: «45-50 minuti per tutte le 24 mucche, un tempo minore rispetto alla mungitura tradizionale», spiega Erwin. Non mancano poi una salta parto, un box per le manze, un altro per i vitellini e uno per le vacche “in asciutta” (per il periodo di riposo tra due lattazioni), oltre a una spazzola automatica rotante per la pulizia del bestiame. Gli animali, liberi all’interno della struttura, dormono su una pavimentazione coperta da speciale materassini. L’impianto di illuminazione garantisce 16 ore di luce al giorno, che si regola in base all’intensità di quella esterna e che la simula, garantendo benessere, produttività e fertilità del bestiame. Tutto il latte prodotto viene conferito alla Latteria di Livinallongo, di cui Erwin è socio: ogni mattina alle 7.20 il camioncino passa a raccoglierlo. Due i cicli di mungitura, mattino e sera. Grazie a uno scambiatore di calore, il latte viene scaldato a 38 gradi in un boiler da 300 litri. All’interno della stalla, ogni quattro ore degli speciali raschiatori fanno un ciclo di pulizia, spingendo il letame in una vasca, dove il liquido è separato dal solido. «Il concime è pulito, non maleodorante, non contaminato da fieno o segatura. Ne produciamo 120 metri cubi all’anno. La parte liquida finisce in una grande sottovasca e, in quanto divisa, non costituisce liquame e per 5-6 mesi non c’è la preoccupazione dello smaltimento». Tutto, in sostanza, è improntato alla filosofia del risparmio. Anche i rumori sono minimi.

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