Quindicimila penne nere da Belluno all’adunata del Piave

Le sezioni bellunesi stanno preparando la trasferta a Treviso. E c’è chi spera in un aumento di convogli ferroviari: «Impossibile in pullman»
Alpini all'adunata
Alpini all'adunata

BELLUNO. Ben 15 mila gli alpini ed i loro amici del Bellunese attesi a Treviso per l’adunata del Piave, in programma dal 12 al 14 maggio. Le sezioni di Belluno, Feltre e Cadore hanno già preso le “misure” della valanga tricolore - a partire dal rosso cadorino - che si riverserà sul Piave, sul Montello, probabilmente anche sul Grappa, di Treviso e su Vittorio Veneto, la città della vittoria, 99 anni fa.

I primi bellunesi raggiungeranno i campi loro assegnati dal coordinamento di Treviso già lunedì 8 maggio. Nei giorni successivi si metteranno in marcia le penne nere dell’Alpago e di Belluno per raggiungere la Marca a piedi, numerosi anche in bicicletta, come anticipa il presidente sezionale Angelo Dal Borgo, che ieri ha festeggiato i primi 50 anni di matrimonio («ma con la testa all'adunata e al raduno della Brigata Cadore, ai primi di giugno»). Da Feltre, la cui sezione conta 4 mila penne nere distribuite fra 40 gruppi, l’ex presidente Carlo Balestra immagina che almeno 2 mila scenderanno a Treviso. E la cifra triplicherà con gli aggregati, i familiari, quanti altri vorranno curiosa in quella che si preannuncia la più partecipata e la meglio organizzata adunata di sempre.

«Ci auguriamo soltanto che le Ferrovie dello Stato aumentino i convogli verso Treviso, in modo da favorire la partecipazione - anticipa Balestra - perché in quei giorni sarà difficile raggiungere la città del Sile in pullman e impossibile con le auto».

Antonio Cason, presidente della sezione Cadore (2 mila iscritti, 22 gruppi) ha invitato anche tutti i sindaci. Proprio tutti, considerate le vicinanza. Anche loro, fascia tricolore a tracolla, potranno sfilare con veci e bocia. Tra i 500 ed i 600 gli alpini cadorini previsti. In 2 mila i parenti ed i familiari.

Verso le 6 di sera è previsto il passaggio dei bellunesi davanti alle tribune. Si aggiungeranno le bande e i cori. Quanto mai significativo uno degli striscioni che verrà portato dalla sezione di Belluno.

«Il Piave mormora, noi lavoriamo in silenzio» lo cita il presidente Dal Borgo. Gli iscritti all’Ana di Belluno sono 7500, distribuiti in 44 gruppi. Almeno la metà sarà, il 14 maggio, per le strade di Treviso. Li accompagneranno, anche in questo caso, migliaia di amici e familiari. La previsione del flusso indica, complessivamente, fra i 13 ed i 15 mila i bellunesi che non mancheranno all’appuntamento con l’Adunata del Piave, quella del 'quasi centenario'.

Gli organizzatori del raduno - per la prima volta sono quattro sezioni insieme: Treviso, Conegliano, Vittorio Veneto e Valdobbiadene - hanno cercato di riunire gruppi e sezioni dello stesso territorio nei campus organizzati: palestre, scuole, sale parrocchiali, aree per camper e per tende. Minima, dunque, la dispersione. Nulla è lasciato allo spontaneismo.

Neppure i trabiccoli, severamente proibiti dopo gli incidenti di Asti. Da numerosi gruppi bellunesi si raggiungerà il capoluogo della Marca con i camion di brande e di stand enogastronomici. A incominciare dagli alpini di Comelico Superiore, il Comune più lontano. E proprio dal Comelico, anzi da Sappada partirà il 6 maggio - per concludersi il giorno successivo a Treviso - la marcia dei Cent'Anni "di qua e di là del Piave" staffetta podistica non competitiva che percorrerà il tragitto dalla sorgente fino alla foce. Nell’organizzazione sono coinvolte anche le sezioni Belluno, Cadore, Feltre, Venezia e i loro gruppi.

La staffetta prevede anche dei momenti di commemorazione con cerimonie di deposizione di una corona presso i 63 Cippi, Monumenti, Lapidi, Cimiteri Militari, Sacrari che incontreremo nel nostro percorso.

 

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