Quinto Piol: «Coalizione ampia e primarie per riunire la sinistra»

Il segretario dell’Unione comunale Pd ribadisce la sua posizione in vista delle elezioni del 2017 Massaro: «Nel partito è in atto un dibattito nel quale non voglio entrare per questione di rispetto»
Di Alessia Forzin

BELLUNO. Maggioranza larga, con Massaro che da sindaco uscente è logico si ricandidi. È questo l’auspicio di Gianclaudio Bressa, sottosegretario agli affari regionali e alle autonomie del governo Renzi, nell’intervista pubblicata domenica. Ma cosa ne pensa il Pd bellunese? «L’ottanta per cento di quello che dice Bressa collima con il documento approvato dall’Unione comunale del Partito democratico a febbraio, all’unanimità», dice Quinto Piol, che dell’Unione è segretario.

«Dimostra che la strada che abbiamo indicato è quella giusta e la migliore: parlo della strada indicata nel documento». Ovvero: «Costruire un’alleanza (coalizione) più ampia e coesa possibile, partendo dal centro sinistra e dai soggetti presenti a Belluno che ad esso e ai suoi valori si ispirano» e individuare il candidato sindaco attraverso le primarie, sistema che «oltre ad essere previsto dallo Statuto del Pd potrebbero essere, nella situazione di Belluno, anche prezioso strumento per il raggiungimento della massima unità nello schieramento progressista della nostra città».

Lo cita spesso, quel documento, Quinto Piol. «Lo abbiamo approvato all’unanimità, nell’assemblea dell’Unione comunale della quale fanno parte anche tutti e quattro i consiglieri attuali a Palazzo Rosso», ricorda. «Con le primarie saranno gli elettori del centro sinistra a decidere il candidato sindaco, attraverso un sistema democratico e partecipativo. Che dobbiamo usare per riunificare il centro sinistra, specie nella situazione in cui ci trova Belluno».

«Quello che abbiamo scritto nel documento è la nostra posizione», ribadisce Piol. Nostra, di chi? «Dell’Unione comunale», risponde. «Anche noi siamo per una maggioranza la più larga possibile, con il candidato sindaco da individuare attraverso le primarie. Mai come in questo caso è importante che gli elettori del centro sinistra si esprimano».

Impossibile, però, definire una tempistica. «Prima bisogna costruire il percorso, anche perché il Pd non sarà da solo alle prossime elezioni. Se vogliamo fare una maggioranza larga, il più possibile per lo meno, dobbiamo cercare chi ci sta», prosegue.

Negli ultimi due mesi l’Unione comunale ha incontrato partiti, movimenti e gruppi di centro sinistra, comprese le liste che nel 2012 hanno sostenuto il sindaco. «Abbiamo presentato il nostro documento, che contiene le linee programmatiche, creato un primo contatto», spiega ancora Piol. «Ma ci dovremo rivedere a settembre, quando avvieremo anche gli incontri con la cittadinanza, le organizzazioni, le associazioni, eccetera».

C’è una possibilità che le primarie non si facciano. Qualora ci sia un unico candidato. Ma, avverte Piol, «io mi auguro ci sia una vasta adesione alle primarie, con un numero giusto di candidati. Così chi le vincerà sarà la persona che il centro sinistra vuole come candidato sindaco. E Massaro... dipende da cosa vuole fare lui. Ci dobbiamo ancora parlare».

«Mi sembra che all’interno del Partito democratico bellunese sia in atto da tempo un importante dibattito, nel quale però credo di non dover entrare per una questione di rispetto», fa sapere il sindaco Massaro. «Noi stiamo continuando sulla strada del rinnovamento e della discontinuità con vecchi modi di fare. È, questo, un progetto da sempre aperto al contributo e alla partecipazione di tutti».

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