Quinto Piol segretario del Pd comunale

Scelta quasi unanime, anche se non sono mancate le polemiche in una riunione lunga e dibattuta. «Scelta di esperienza»
Belluno, 9 novembre 2006, In Sala Affreschi La provincia propone trenitalia ad un conferonto con gli utenti. L'assessore Quinto piol
Belluno, 9 novembre 2006, In Sala Affreschi La provincia propone trenitalia ad un conferonto con gli utenti. L'assessore Quinto piol

BELLUNO. Dopo quasi nove mesi l'Unione comunale del Partito democratico trova un nuovo segretario. È Quinto Piol, eletto con 14 voti favorevoli e un solo contrario (Paolo Bello).

Proposto dal circolo del Pd di Castion, Piol va a riempire un posto rimasto vuoto dopo le dimissioni, avvenute nove mesi fa, di Jacopo De Biasi. Presidente dell'Unione comunale, invece, è stato eletto Christian De Pellegrin (anche questa carica era vacante, dopo le dimissioni di Sandra De Min).

C'erano solo i loro nomi sul tavolo, nell'assemblea che si è tenuta martedì sera. «Ci eravamo lasciati nell'assemblea precedente con l'obiettivo di eleggere il nuovo segretario con largo consenso», spiega il segretario provinciale del Partito democratico Erika Dal Farra. La quale in questi mesi ha guidato l'Unione comunale ma «cercando di essere super partes, perché il mio impegno è concentrato nel provinciale», precisa. Anche per questo non ha suggerito candidature: ha lasciato fossero i circoli (quattro) a individuare la persona giusta.

L'unico paletto messo dalla Dal Farra era che la scelta fosse condivisa e unitaria. Ma durante l'assemblea la discussione si è accesa, tanto che ci sono volute oltre due ore e mezza per arrivare al voto. «Il nome di Quinto Piol è stato proposto da Michele Dal Farra, segretario del circolo di Castion», continua Erika Dal Farra. «Si è guardato alla sua esperienza e al bagaglio di contatti e conoscenze del territorio e delle sue dinamiche che ha maturato nel corso di tanti anni di politica».

Messo sul tavolo il nome di Piol, Mario Svaluto Moreolo (segretario del circolo di Cavarzano) ha proposto Christian De Pellegrin. E qui l'assemblea si è scaldata. Paolo Bello e Roberto De Moliner hanno chiesto di conoscere i programmi dei due candidati, il circolo di Cavarzano ha provato a sostenere fino all'ultimo il suo candidato ma dopo ore di discussioni è stato proprio Christian De Pellegrin a mostrare la disponibilità a fare un passo indietro. A quel punto il circolo di Cavarzano ha preferito evitare la spaccatura e si è adeguato, votando segretario Piol.

Eletto con 14 voti favorevoli e 1 solo contrario, quello di Paolo Bello. «Non ho nulla di personale contro Quinto Piol, anzi in passato ci siamo anche trovati d'accordo su alcune scelte fondamentali, ma la sua candidatura è troppo in controtendenza con la storia del partito, locale e nazionale, di questi ultimi anni. Si punta al deciso rinnovamento delle persone e dei programmi e mettiamo a segretario dell'Unione Comunale Quinto Piol? È una scelta sbagliata», spiega Bello. «Non ci aiuterà a ricostruire un progetto politico per la città. Siamo di fronte al solito ragionamento per schieramenti, che non mi appartiene».

Piol, intanto, dichiara il suo impegno a procedere con la massima unità possibile per il rilancio dell'azione del Partito democratico a livello comunale per contribuire, assieme al gruppo consiliare, a far crescere la città, svolgendo quel ruolo di partito leader che i cittadini gli hanno conferito: «Dobbiamo iniziare a costruire una proposta per la città, per contribuire alla sua crescita e per far emergere le grandi potenzialità di idee e di persone, nuove e con esperienza, che ci sono all'interno del partito», spiega. Piol si dice onorato di essere stato scelto per un ruolo tanto importante: «È stato ritenuto fosse necessaria una figura di esperienza per prendere in mano l'Unione comunale. Che è un banco di lavoro, non una poltrona. Mi pongo davanti a questa nuova sfida con determinazione ma anche con umiltà». A Christian De Pellegrin è andata la presidenza dell'organismo: «Il mio sarà un ruolo più organizzativo che politico», precisa. «Fra le prime cose da fare c'è la riorganizzazione interna del partito. Due circoli su quattro sono privi di segretario (il centro storico e Mussoi), bisogna risolvere presto questa situazione».

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