Rabbia, l’allarme è rosso Vietata la caccia con i cani

Vaccinazione antirabbica obbligatoria per tutti i cani bellunesi e di quelli «residenti» in un raggio di 50 chilometri dai focolai (parte delle province di Vicenza, Venezia e Treviso). Sempre in queste zone, vietata la caccia coi cani. E per le volpi saranno predisposte delle esche vaccinali. E’ quanto prevede l’ordinanza firmata dal governatore Giancarlo Galan
BELLUNO.
Vaccinazione antirabbica obbligatoria per tutti i cani bellunesi e per quelli «residenti» in un raggio di 50 km dai focolai (province di Vicenza, Venezia e Treviso). Sempre in queste zone, vietata la caccia coi cani. E per le volpi saranno predisposte esche vaccinali.

E’ quanto prevede l’ordinanza firmata ieri dal governatore Giancarlo Galan, visto il propagarsi della rabbia nel territorio regionale.


I casi nel Bellunese.
Sono saliti già a sei i casi conclamati di rabbia in provincia di Belluno. Oltre all’husky di Lozzo, e alle due volpi di Longarone e Forno di Zoldo rinvenute il 17 e 18 novembre, ieri si sono aggiunte altre tre volpi, trovate a Domegge, Valle di Cadore e Pieve di Cadore. Ma per quest’ultimo caso la questione è diversa: come hanno riferito i tecnici regionali del servizio caccia, questa volpe era stata rinvenuta ancora il 23 ottobre, il che significa che la rabbia sta circolando nel Bellunese da oltre un mese, senza che nessuno lo sapesse.


L’ordinanza veneta.
«L’ordinanza è molto restrittiva in questo primo momento, perchè non conosciamo il livello di diffusione del virus e perchè così ci viene imposto anche dall’Unione Europea», ha precisato Piero Vio (del servizio igiene e salute del Veneto) ieri nel vertice svoltosi al centro Giovanni XXII a cui hanno partecipato non solo i rappresentanti degli enti locali interessati (comune, Usl, Provincia e Regione), ma anche delle riserve di caccia di Belluno e Treviso.


Vaccinazione.
L’attività di vaccinazione si svolgerà su due livelli: silvestre e domestico. Il primo riguarderà soltanto la provincia di Belluno: si tratterà di spargere, via elicottero, le esche vaccinali destinate a 150mila volpi, mentre nei centri abitati si provvederà manualmente. Per quanto riguarda i cani, la vaccinazione sarà obbligatoria per i 30mila del Bellunese, ma anche per i 200mila che vivono tra la provincia di Treviso e parte dei comuni di Vicenza e Venezia. Facoltativa, invece, la vaccinazione per gatti e furetti.

All’acquisto del vaccino provvederà la Regione Veneto, che prevede di terminare la campagna entro il 28 febbraio. Interessati saranno i veterinari delle Usl 1 e 2 di Belluno, delle aziende 7, 8 e 9 della Marca e delle Usl 3, 4 e 10, supportati anche dai liberi professionisti. Le modalità di erogazione saranno decise in base ai costi: un’esca va dai 2 ai 4 euro (sono 150mila le volpi, ma il vaccino andrà fatto adesso e in primavera), ma a ciò si aggiungono i costi per i cani.


Vietata la caccia.
Vietata la caccia coi cani e qualsiasi tipo di loro movimentazione dal luogo di residenza. Lo stop interessa tutta la provincia di Belluno, tutte le riserve alpine del Trevigiano e anche gli Atc 4, 5 e 9 della Marca e nel massiccio del Grappa. Se le volpi si aggireranno nei centri abitati è prevista la cattura o l’abbattimento.

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