Raffaella Zannol, nei suoi quadri Feltre si accende di colori
FELTRE. Nasce a Feltre, ma ancora in fasce viene portata in Svizzera, dove cresce apprendendo l’arte di vivere e scoprendo nel frattempo la passione e il suo piccolo talento per il disegno e la pittura. A 22 anni, una volta terminati gli studi, torna in Italia, dove si dedica al lavoro e alla famiglia, accantonando la passione per l’arte.
Fino a quando Raffaella Zannol non si ammala e trova nella pittura il modo per esorcizzare il dolore e affrontare in modo più tenace la sua personale lotta per la guarigione. Comincia allora a dipingere da autodidatta, dando vita a paesaggi fantastici, tramonti sul mare, vasi di fiori, gruppi di animali, scorci di città e piccoli paesi, su cui predomina la sua bella Feltre, con le irte vie, i palazzi storici, i balconi semiaperti o del tutto chiusi, le siepi rigogliose che svettano sulle ringhiere dei giardini.
Sono queste le opere centrali della prima mostra feltrina della pittrice, inaugurata giovedì in occasione della partenza della 28esima edizione della Mostra dell’artigianato nell’Art Gallery dell’architetto Massimiliano Conzada, al piano terra di palazzo Angeli, alla fine di via Mezzaterra: proprio in quel centro storico che l’artista ama tanto ritrarre.
I quadri compongono un’antologia pittorica dallo stile ricorrente e al tempo stesso riconoscibile. A contraddistinguere le opere dell’artista feltrina sono le grosse pennellate morbide che hanno come effetto quello di armonizzare le linee degli oggetti e di sfumare i contorni dello sfondo. Le tinte sono quasi sempre accese e vivaci, in un contrasto netto e chiaro con il grigiore della malattia, che la donna combatte e sconfigge per ben due volte. Per raffinare la tecnica e imparare a rendere le profondità, le ombre, i riflessi sulle superfici trasparenti, come finestre e specchi d’acqua, Zannol frequenta alcun corsi con maestri del mestiere. Tuttora è allieva di Luigino Bordin, artista trevigiano medaglia d’oro di disegno e pennello d’argento che periodicamente ospita l’artista feltrina nello studio di Maser.
La mostra è una collettiva di opere che vanno dai primissimi esperimenti pittorici agli ultimi scorci di Feltre, brillanti e luminosi, in contrasto con gli affreschi spesso sbiaditi che adornano le pareti degli edifici antichi. La mostra sarà visitabile fino a metà luglio negli orari di apertura della galleria. Per informazioni: 0439/310366. (f.v.)
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