Raffica di malori, turista muore sulle Tre Cime
AURONZO. Dolomiti prese d’assalto ieri dagli escursionisti, raffica di interventi del Soccorso alpino. Poco dopo mezzogiorno è scattato l’allarme per un escursionista di Crema, W.N., 64 anni, che si era sentito male tra forcella Lavaredo e il rifugio Locatelli. Sul posto, in quad, una squadra del Cnsas di Auronzo impegnata poco distante alla “Camignada poi siè refuge”, ma le condizioni del paziente sono peggiorate improvvisamente da richiedere l’eliambulanza del Suem. I sanitari han subito praticato la rianimazione al 64enne, poi imbarcato e trasportato in condizioni molto gravi a Belluno, dove poco dopo è morto.
Intorno alle 14, il Cnsas di Auronzo è stato inviato al rifugio Città di Carpi: una coppia di anziani napoletani, salita con la seggiovia da Col de Varda, non era in grado di rientrare autonomamente a valle per la stanchezza. Un soccorritore ha raggiunto il rifugio in jeep e ha poi accompagnato a Misurina marito e moglie.
Contemporaneamente una squadra del Cnsas di Sappada si è diretta in fuoristrada alla chiesetta dei Laghi d’Olbe per una escursionista infortunatasi a una caviglia. La donna, il marito e la figlia, residenti nel Milanese, sono stati accompagnati all’auto nel parcheggio degli impianti di Sappada 2000.
L’elicottero di Treviso Emergenza è invece intervenuto sul “Sentiero naturalistico del gufo”, che va da Pieve a Domegge, dove una donna era caduta. M.R.B., 66 anni di Pieve, è stata recuperata con un verricello di 30 metri e trasportata all’ospedale di Belluno con fratture costali e vertebrali.
Al passo Giau, all’altezza del ristorante “Da Aurelio”, è stato soccorso un ciclista tedesco per malore. Poco dopo le 18, il 118 ha ricevuto la chiamata di un alpinista che scendendo dal ghiaione sotto lo Spigolo Giallo sulla Piccola delle Tre Cime, col compagno di cordata, era stato colpito a una gamba da un sasso. B.B.M., 24 anni, di Madrid, è stato imbarcato con un verricello di 10 metri e portato all'ospedale di Cortina. L'elicottero è tornato in Moiazza, sullo Spigolo Sorarù, per una cordata in difficoltà, bloccata da una scarica di sassi.
Una spagnola si è invece ferita a una gamba, scendendo assieme al marito dal Col dei Bos sul sentiero 412 verso il Rifugio Dibona. Il Cnsas l’ha caricata in jeep dopo difficoltà di localizzazione e trasferita a Cortina.
Ferito alla caviglia un triestino R.D.A. sul sentiero Olivieri: l’elisoccorso l’ha recuperato con un verricello, elicottero poi spostato sulla Moiazza per due alpinisti con le corde incastrate in calata. I due, M.C., 44 anni, e A.O., 48 anni di Rovigo, avevano risalito la Via dell'asino, sono recuperati incolumi.
Due gli allarmi in val Visdende, a S. Stefano, per cercatrici di funghi emiliane che han fatto ritorno autonomamente.
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