Ragazzini abbordati da stranieri: è allarme

Sedico. Molte le segnalazioni degli studenti invitati a salire su auto sconosciute Tra i genitori ormai è allerta: scattato il tam tam via cellulare e via social network
Di Alessia Forzin
Il palazzetto dello sport di Sedico, luogo del ritrovo di Pedalasedico
Il palazzetto dello sport di Sedico, luogo del ritrovo di Pedalasedico

SEDICO. C'è un po' di preoccupazione fra le famiglie dei bambini che frequentano le scuole di Sedico.

Da alcuni giorni gira una comunicazione tra i cellulari delle mamme, un “tam tam” continuo che ora ha trovato sfogo anche sui social network. Si invitano i genitori a fare attenzione, perché ci sarebbe un «uomo di origine caucasica», si legge nel post, che si muove a bordo di un'auto bianca e che avrebbe tentato di offrire un passaggio a due ragazzine nei dintorni del palazzetto dello sport e del supermercato Super W. Ma non finisce qui: viene segnalato anche un terzo episodio, parimenti sospetto. Un uomo a bordo di una macchina bianca avrebbe invitato un'altra ragazzina, appena scesa dallo scuolabus, a salire sulla sua auto, dicendole «che la mamma gli aveva detto di darle un passaggio», come si legge ancora nel messaggio.

E un paio di giorni fa sarebbe stato fermato un ragazzino di prima media, con la scusa di sapere dove si trovava un certo negozio. Anche a lui sarebbe stato chiesto di salire in macchina per accompagnare le persone che lo avevano fermato a destinazione.

Oltre all'uomo di origine caucasica, viene segnalata la «presenza sospetta» di un altro uomo, questa volta di colore. L'invito a fare attenzione è stato postato su Facebook da un utente che lavora a Sedico ed è stato ripreso da un altro che lo ha condiviso sul profilo dell'Associazione Genitori, realtà sedicense che da anni offre un supporto all'attività delle scuole, attraverso l'organizzazione di iniziative di raccolte fondi, manifestazioni per i bambini, corsi per i genitori stessi. Il profilo ha oltre 400 “amici”, dunque il messaggio ha raggiunto un gran numero di persone.

C’è quindi da pensare che l’allarme si sia diffuso abbastanza e che i genitori abbiano provveduto ad istruire adeguatamente i propri figli affinchè evitino assolutamente di dare confidenza a sconosciuti. Molte altre persone erano state invece informate in maniera meno eclatante, attraverso messaggi via cellulare, nei giorni scorsi. Il passaparola è diventato “virale”, come spesso accade. Nel post pubblicato su Facebook, si precisa, non si vuole fare allarmismo: si tratta solo di un invito a tenere gli occhi aperti e a prestare attenzione.

Dei fatti in questione e della preoccupazione che stanno generando sono stati informati i carabinieri.

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