Raid dei ladri nelle abitazioni a Limana: case sottosopra, bottino scarso
Forzano la porta-finestra sul retro ma hanno scelto proprio la casa sbagliata: quella di un imprenditore che lavora nel campo della sicurezza. In altre case per i soliti ignoti, sabato sera non è andata meglio: almeno quattro quelle visitate, con un magro bottino.
Ladri scatenati nella zona di Limana, nella giornata di sabato in particolare, ed è allarme fra la popolazione che sui social ha lanciato un tam tam incredibile: creando gruppi sia su Facebook sia su Whatsapp per restare il più possibile in contatto e contrastare il fenomeno con allerte immediate.
In casa De Villa, in via Pertini, sono entrati forzando una porta-finestra sul retro: all’ingresso principale la famiglia ha montato una bella porta blindata che «prima di andare via ho pure chiuso a tre mandate» spiega la signora De Villa. «Sono entrati dal retro forzando un accesso. Non hanno rubato nulla: mio marito lavora nel ramo della sicurezza e quindi evitiamo di lasciare preziosi in giro. Hanno però messo a soqquadro la casa, la zona notte e una stanza che era adibita a ufficio dove hanno trovato una cassaforte, vuota ovviamente. Poi hanno aperto tutte le scatolette di Loma Gioielli che avevo, ma nelle quali non ho lasciato nulla. La bigiotteria che era in giro, invece, non l’hanno neanche toccata».
I De Villa sabato sono usciti per tutto il giorno: «Caso strano perchè di solito resto a casa» continua la signora. Il rientro solo nel tardo pomeriggio: «Quando siamo tornati, mio figlio si è accorto del fatto andando in camera. I ladri hanno insistito nella zona notte e nell’ufficio di mio marito ma non hanno trovato nulla».
Ladri poi in zona scuole medie, in via Roma e in via Calvi.
Claudio Triches si è visto portare via la collanina della bimba, unica cosa di valore che i ladri hanno preso.
«È già da qualche settimana che sono in giro nella zona di Limana» spiega Triches. «E la cosa preoccupante è che agiscono nonostante la presenza di pattuglie delle forze dell’ordine». La settimana scorsa «c’erano i carabinieri con i fari che passavano per le strade, a guardare nei palazzi, a farsi vedere, ma ai ladri importa poco. A noi ce l’hanno fatta quasi sotto il naso, nel senso che i miei erano nell’appartamento al primo piano, sotto il mio. Si sono arrampicati al secondo piano su una grondaia e mi hanno rotto una finestra per entrare. Hanno messo tutto sottosopra. I miei non si sono accorti di nulla, ci siamo incrociati nel vialetto perchè loro sono usciti e io sono rientrato: non hanno sentito nulla. Lì per lì, a vedere degli oggetti spostati, non pensavo potessero essere stati i ladri: credevo fosse opera del gattino che abbiamo. Invece... Comunque rispetto ad altre volte non hanno sporcato: questo è il terzo furto che subiamo. Ma si vede che è gente abituata perché vanno in posti precisi a cercare valori: forse si nascondono le cose negli stessi identici posti. Ora stiamo ancora controllando, ma parrebbe sparita solo la collanina della bambina. Qualche impronta l’hanno lasciata: sono saliti per la grondaia mentre pioveva. Devono aver usato dei guanti e ci hanno lasciato delle manate sui muri di casa. Mani che sembrano piccoline. Ripensandoci, era passato per casa un falso addetto Enel con un cartellino tagliato malissimo: l’unica cosa sospetta che mi è venuta in mente».
Roberto Gentile abita in via Calvi: «Sono entrati ma non hanno preso nulla: sopra abita mio cognato e probabilmente hanno sentito rumori e sono scappati. Mi hanno fatto danni per l’effrazione della porta finestra e certo non è una cosa bella». Dei casi si stanno occupando i carabinieri, dove gli abitanti colpiti hanno sporto denuncia. —
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