Raid dei writers in centro a Belluno, imbrattati muri e vetrine

Un messaggio lasciato in via Matteotti: «Una pallottola per ogni distintivo». I carabinieri cercano le immagini nelle riprese delle telecamere

BELLUNO. “Una pallottola per ogni distintivo”: la minaccia dei writers, illuminata ieri mattina dall’alba, è chiara quanto scritta bene. In bella grafia si direbbe a scherzarci su, tonda e uniforme, sulla vetrina dell’ex farmacia di via Matteotti: se non fosse che il messaggio non lascia adito a dubbi, con la “o” di “distintivo” centrata dal puntino nero. Come un foro. Sulla vetrina di lato del negozio ormai in disuso, un secondo imbrattamento, un geroglifico dei tempi 3.0, praticamente indecifrabile.

Non a caso si sono mossi i carabinieri, avvertiti dai proprietari dello stabile (la scritta intanto è stata cancellata, la vetrina ripulita) che hanno già cercato le riprese della cinquantina di telecamere che monitorano il centro città e che sono state recuperate. A cominciare dalle registrazioni della telecamera in piazza dei Martiri che zoomma tanto, fino a via Matteotti.

Ma non sono le uniche scritte comparse e ipoteticamente “spruzzate” con la vernice spray nella notte tra mercoledì e giovedì.

Sono celesti e nere le nuove scritte comparse l’altra notte sui palazzi di Belluno. Una accanto all’altra, disegnano simboli e sigle e in qualche caso anche frasi comprensibili.

Come in via Matteotti sulla vetrata della ex farmacia. O come in via Mezzaterra, sulle vetrate del negozio Sisley che guardano verso la caserma della Guardia di Finanza. Altre scritte che sembrano assolutamente fresche di pittura sono comparse in via Cipro, nelle parti posteriori dei negozi che dall’altra parte si affacciano su piazza Martiri.

Ma sono nuovissime anche le due che sono state disegnate sulle colonne davanti alla pizzeria F40 che guarda sulla piazza. Qui ci sono le solite due scritte, su un pilastro nera, sull’altro celeste. Fino all’altro ieri le colonne erano assolutamente pulite, come spiega il titolare della pizzeria.

Per quanto riguarda le vetrate di via Matteotti, le scritte sono due. Quella che guarda verso la strada riporta una frase contro le forze di polizia. Comparsa al mattino, è stata cancellata in fretta. Nessuno invece ha cancellato la scritta sulla vetrata accanto, questa volta in celeste, con una tag non comprensibile.

Le fotografie delle nuove imprese dei writers sono finite praticamente subito sui social con il seguito di improperi dei bellunesi stanchi di trovarsi i muri di casa, o di palazzi sporcati dai soliti vandali. Ci sono perfino portoni nuovi nel centro cittadino che sono completamente ricoperti di scritte.

Una situazione quella dei writers a Belluno che sta superando il limite di guardia: la città diventa inguardabile.

Qualche settimana fa, in arancione, sono comparse anche sui muri della Fantuzzi, lato questura e anche sulle facciate verso via De Min.

In via Matteotti il messaggio è chiaro ma non altrettanto lo è il motivo che l’ha innescato.

Le registrazioni della videosorveglianza forse mostreranno gli autori all’opera ma gli inquirenti si aspettano che i loro volti siano come al solito coperti. I carabinieri, avvertiti dai proprietari, fatti i sopralluoghi ieri mattina, hanno subito cercato le immagini delle telecamere in centro: si vedrà se abbiano ripreso qualcuno.

Intanto il sindaco Jacopo Massaro raccomanda: «Le immagini saranno visionate in coordinamento con l’autorità giudiziaria ma solo quando gli interessati sporgono querela: molti non lo sanno ma le immagini sono protette per la privacy. O c’è una querela e si avvia un procedimento per danneggiamento di proprietà privata».

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