Rane e rospi sulla strada: Gruppo salvataggio anfibi in azione al Molinello

I volontari installeranno le barriere per prevenire il passaggio sulla carreggiata durante la migrazione per la riproduzione

BORGO VALBELLUNA

Anche quest’anno il Gruppo salvataggio anfibi Belluno è in prima linea per salvaguardare rospi e rane posando delle barriere di prevenzione in località Molinello, nel Lentiaiese: il via all’operazione è previsto sabato mattina. . In questi giorni gli anfibi inizieranno infatti a compiere la loro consueta migrazione verso l’acqua per deporre le uova, riversandosi in strada a migliaia e rischiando dunque di risultare un pericolo, oltre che per se stessi, anche per gli automobilisti che transitano lungo la strada rendendola potenzialmente scivolosa. Il tratto da sempre interessato è la Sp1 bis Madonna del Piave, che da Lentiai scende lungo il Basso Feltrino. Per prevenirne lo schiacciamento degli anfibi un gruppo di giovani aveva costruito già nel marzo 2018 delle barriere in parte alla strada, ripetendo poi l’operazione anche nel 2019 nel periodo di febbraio.

Il gruppo è attivo in provincia di Belluno dal 2013 ed ogni anno salva diverse migliaia di rospi e rane, bloccandone il passaggio sulla strada, raccogliendoli con i secchi e scortandoli al sicuro.

Appoggiata un tempo dall’estinto Comune di Lentiai ed ora dal nuovo ente amministrativo di Borgo Valbelluna, l’iniziativa al Molinello coinvolgerà quindici volontari. Le operazioni di salvataggio inizieranno in contemporanea anche sul versante di Seren del Grappa e Ponte nelle Alpi, coinvolgendo come minimo il doppio dei volontari.

«La stagione migratoria è alle porte», spiega Isabella Paganin, che coordina il gruppo in Sinistra Piave, «e per questo è necessario agire il prima possibile. Ci concentreremo sempre sulla zona del Molinello perché li, rispetto a tre o quattro chilometri più a nord, la situazione è più critica: prevediamo il transito di 1500 esemplari. Non è facile operare in quest’ambito, e per questo servono impegno e sacrificio. Secondo me è importante salvare gli anfibi perché a causa dei cambiamenti climatici che stanno coinvolgendo sempre più il nostro pianeta, molte specie sono a rischio; l’ululone è una di queste. Lo trovavamo spesso un tempo, mentre ora non si vede più. È un campanello d’allarme che non deve essere sottovalutato. Le rane sono poi in diminuzione e il loro habitat è a rischio».

Le operazioni di salvataggio aprono però un ulteriore problema: mancano opere fisse. «Negli altri paesi europei», spiega, «esistono dei rospidotti stabili, cioè degli appositi condotti, dove rane e rospi possono transitare in sicurezza. Dalle nostre parti invece, siamo solo noi volontari che teniamo in piedi la cosa grazie ad opere fatte con le nostre mani; finché ci saranno persone andremo avanti, ma si fa sempre più dura con gli anni. Vorremmo aprire un dialogo con la Regione affiché ci aiuti ad affrontare il problema con più efficacia».

Nel frattempo il gruppo proseguirà con la campagna di sensibilizzazione nelle scuole: a breve il primo incontro coinvolgerà gli alunni delle scuole elementari di San Gregorio, il secondo quelli delle scuole medie di Santa Giustina. Per chiunque volesse partecipare il ritrovo è in programma sabato alle 9, nel piazzale di Deon Edilizia, al Molinello. Per informazioni 349 4474104 (Isabella) e 328 9204968 (Michela). —

 

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