Rapporti tesi tra barista e gestore

A processo per minacce c’è l’ex datore di lavoro di una donna straniera

FELTRE. Barista accusata di furto. Ma a processo per minacce c’è l’ex datore di lavoro. Succede in un bar del centro di Feltre, dove dietro il bancone lavora una ragazza straniera che vive a Seren. Tra il titolare e la donna, i rapporti degenerano e il motivo dei problemi diventerà più chiaro davanti al giudice di pace. Quando i due si vedono per l’ultima volta, in occasione dell’interruzione del rapporto professionale, lei si sentirebbe dire da D.Z.: «Farò in modo di farti sparire il tuo bel passaporto italiano. Te la farò pagare».

È il 12 febbraio dell’anno scorso. La barista va dai carabinieri a presentare una querela per minaccia, la cui competenza non è del tribunale ordinario. Il titolare del locale sarà a processo per questa ipotesi di reato, davanti al giudice Bottoli, difeso dall’avvocato Puglisi. Mentre la lavoratrice si costituirà parte civile con Serrangeli, in maniera da avere un risarcimento di tutto quello che ritiene di aver perso, per di più in maniera del tutto ingiusta. Il prossimo appuntamento in aula è stato fissato per il 9 ottobre e il giudice tenterà inevitabilmente una conciliazione tra le parti.

Non risulta che l’uomo abbia presentato a sua volta una querela per il presunto furto di uno o più incassi del bar. Sembrava che ci fossero addirittura delle immagini in grado di documentarli, certo il pericolo è quello della calunnia, se non dovesse emergere niente di penalmente rilevante. Nelle udienze autunnali per l’ipotesi di reato di minaccia, saranno ascoltati imputato e parte offesa, oltre agli eventuali testimoni richiesti da accusa e difesa. (g.s.)



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