Rasi: «Valorizzeremo tutti i nostri ospedali»
BELLUNO. Valorizzare ogni presidio con delle peculiarità, mantenendo e migliorando la qualità dei servizi erogati. È la parola d’ordine del nuovo atto aziendale dell’Usl 1 Dolomiti entrato in vigore da ieri. Tra le principali novità prevede l’introduzione di nuove unità operative come quelle di Galenica clinica, Chirurgia della spalla, Endocrinologia e Attività motoria, oltre al potenziamento di attività come la Chirurgia vascolare e senologica e l’Emodinamica, in tandem con la Diagnostica interventistica endovascolare. A livello pratico, perl ’utente non cambierà nulla, se non che dovrà ottenere un servizio migliore.
L’atto aziendale ridipinge l’assetto organizzativo dell’azienda sanitaria, sulla scorta delle indicazioni regionali, ministeriali e anche del personale delle strutture bellunesi. «E tutto questo rispettando i tetti di spesa imposti dall’alto», sottolinea il dg Rasi Caldogno.
Dagli 11 dipartimenti in cui erano accorpate le varie attività (da quelle amministrative a quelle sanitarie e territoriali), si è passati a otto e all’interno di questi sono stati individuati dei servizi da potenziare o da introdurre ex novo. In tutto questo, però, come tiene a precisare il direttore generale dell’Usl 1, Adriano Rasi Caldogno, «non sono state toccate le unità operative complesse e quindi i primari che le guidano».
Novità all’ospedale di Belluno. «Il servizio di Emodinamica, insieme alla Chirurgia del seno e vascolare», spiega il direttore sanitario Giovanni Pittoni, «passano da unità semplici a unità operative semplici dipartimentali, il che significa con un grado di autonomia maggiore sia di mezzi che di risorse nei confronti delle unità complesse». Per l’Emodinamica, lo scopo è quello di mantenere l’attività di Belluno in condivisione con gli specialisti di Feltre, come succede oggi, «ma vorremo aggiungerci anche la diagnostica interventistica endovascolare, che permette di avere una maggiore disponibilità di strumentazione all’avanguardia. L’obiettivo è anche poter arrivare a gestire alcuni casi di ictus», sottolinea Pittoni.
Chirurgia del seno. «Stiamo cercando di mettere insieme i medici operanti in questo ambito in tutto il territorio, creando così un team senologico con professionalità di buon livello tra Belluno, Feltre e Pieve di Cadore. Condividendo esperienze e competenze, miglioreremo il servizio in prospettiva futura». A dirigere questo settore sarà la dottoressa Laura Renon. «Non c’è in questa scelta nessuna volontò di depotenszizre l’ospedale di Feltre, i cui professionisti entranno a pieno titolo nel team, e che potranno seguire sempre gli aspetti pre e post operatori», dice il dg placando le polemiche sollevate sul tema. Importante il potenziamento della Chirurgia vascolare, che per ora è gestita, come la Neurochirurgia, in convenzione con Treviso.
Galenica e Chirurgia della spalla. Fanno la loro comparsa per la prima volta unità operative quali la Galenica clinica «che permetterà di ridurre i costi, preparando in house farmaci antiblastici oggi gestiti da Castelfranco». Importante l’Endocrinologia, che permetterà di dare un riconoscimento a chi già ora sta operando in questo campo, e la Chirurgia della spalla. «Lo scopo è di potenziare tutta l’interventistica ortopedica e chirurgica a livello provinciale, evitando che il malato vada fuori Regione e garantendo un’assistenza adeguata ai pazienti traumatizzati. Insieme alla Chirurgia della spalla è stata istituita anche l’unità semplice di Chirurgia della mano ad Agordo e quella del ginocchio a Feltre, creando così una rete».
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