Rave party sul monte Dolada, identificati oltre 120 ragazzi
ALPAGO. Una notte da ricordare, una mattina da dimenticare. Si è conclusa in compagnia dei carabinieri la “notte brava” di 120 giovani di età compresa tra 18 e 20 anni (più qualche minorenne) sorpresi durante una festa sul monte Dolada, in Alpago.
Il party è durato tutta la notte - come possono testimoniare gli abitanti dell’intera vallata - e si è concluso quando, ieri mattina, l’Arma ha fatto la sua comparsa in una spianata protetta dai boschi sopra la frazione di Curago, nella zona di Pieve d’Alpago.
A segnalare che quello nei boschi del Dolada non era esattamente un raduno di scout sono stati i residenti della zona, che per tutta la notte hanno sentito il rimbombo della musica elettronica. Un frastuono che si è percepito in tutta la vallata.
«Siamo andati a dormire e si sentiva la musica, ci siamo svegliati e si sentiva la musica» spiegano da Chies d’Alpago, «succede anche con le sagre, con la differenza che queste ad una certa ora finiscono». E invece la festa è andata avanti tutta la notte, fino a mattina.
Gli organizzatori del festino hanno scelto un bel prato protetto dai boschi che fin dalla sera di sabato è stato occupato da decine di giovani provenienti da Belluno, Treviso, Bassano e dal Trentino.
Secondo le prime informazioni non era stata rilasciata nessuna autorizzazione: per organizzare la festa è bastato un appuntamento girato tramite Facebook unito alla voglia di passare una notte di divertimento. La festa è andata avanti fino alle prime luci dell’alba, e anche oltre. Quando, intorno alle 7.30, un abitante di Curago ha cercato di raggiungere con il trattore il suo appezzamento si è trovato di fronte una distesa di auto e persone impossibile da superare.
Ad un certo punto la pazienza degli abitanti della zona è finita e sono iniziate le chiamate alle forze dell’ordine. I carabinieri sono arrivati in mattinata e hanno continuato fino a pomeriggio inoltrato a raccogliere tutti gli elementi necessari a chiarire cosa davvero sia successo sul Dolada.
Sono state identificate oltre 120 persone, ragazzi giovani o anche minorenni. Tutti i partecipanti, e non solo gli organizzatori, rischiano una denuncia per partecipazione a manifestazione non autorizzata e invasione di terreni privati.
Nelle ore successive qualche abitante curioso è andato a vedere cosa gli aveva tolto il sonno sui prati sopra Curago. A quanto sembra lo spettacolo che si è trovato davanti non è stato dei più belli: una distesa di bottiglie a testimonianza della notte di festa appena trascorsa.
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