Recinzione e bonifica per l'Altanon

Pannelli di legno sull'intero perimetro, poi la pulizia e lo sfalcio dell'erba
A sinistra una catasta di pannelli di legno pronti per essere usati per recintare l’area dell’Altanon. A destra una veduta dall’alto della recinzione vicino alla Coop
A sinistra una catasta di pannelli di legno pronti per essere usati per recintare l’area dell’Altanon. A destra una veduta dall’alto della recinzione vicino alla Coop
FELTRE.
Ancora dieci giorni per completare la recinzione e poi l'Altanon diventerà a tutti gli effetti proprietà privata con due ingressi su viale Piave e via Montegrappa ad uso esclusivo degli addetti al cantiere. Poi, il primo atto della Altanon srl, la società che ha rilevato l'area, sarà quello di ripulire e bonificare la zona sfalciando l'erba ed eliminando i rifiuti abbandonati da alcuni sbandati.

La recinzione abbraccerà l'intero perimetro e di fatto sarà off-limits, almeno fino a quando il cantiere del nuovo Altanon non sarà completato e riaperto al pubblico in base all'ultimo progetto presentato. Gli operai lavorano alacremente, ma i capricci del meteo rischiano di rallentare i lavori.


Gianrenato Piolo, uno dei progettisti del nuovo Altanon, sta seguendo la messa in opera della recinzione in legno che escluderà la zona dalla vista di estranei e che renderà assai difficile entrare: «La proprietà intende tutelare l'area, mantenerla in ordine e recintarla affinché sia delimitata in modo chiaro la zona privata. Credo ci vorrà almeno un'altra settimana di lavori, visto che deve essere recintato anche tutto il lato di viale Piave. Se il tempo dovesse fare le bizze prevedo una decina di giorni».


L'area si trova al centro del dibattito sia per quanto riguarda l'aspetto urbanistico sia per le ricadute sul commercio della città. L'associazione dei commercianti teme che un centro commerciale in quella zona così a ridosso del centro cittadino finirà per convincere i potenziali clienti a traslocare all'Altanon per fare i propri acquisti.  In attesa di venire a capo su quanti metri cubi di cemento saranno effettivamente costruiti e quanti metri quadrati ad uso commerciale saranno autorizzati, la proprietà ha voluto mandare un segnale: dopo anni di abbandono una squadra di giardinieri darà una sistemata generale all'intera zona. Una vera e propria bonifica, finora garantita da un manipolo di volontari ambientalisti che un paio di volte all'anno si riunivano per raccogliere cartacce, bottiglie e ogni genere di rifiuto abbandonato.


L'installazione della recinzione suscita sospetti nel comitato «Quelli dell'Altanon» che da sempre tiene d'occhio atti e progetti che riguardano l'area: «L'area è privata», conclude Piolo, «e recintandola non si corre il rischio che qualcuno possa farsi male».

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